Taiwan ha deciso uno stato di "massima allerta" mentre la Cina organizza esercitazioni militari. Le forze armate di Taipei hanno riferito di aver attivato un centro di risposta alle emergenze in seguito all'istituzione da parte di Pechino di sette "aree di restrizione aerea" da oggi all'11 dicembre e all'invio di navi della marina e della guardia costiera nei pressi dell'isola.
La Cina ha promesso di difendere "con fermezza" la sua sovranità e ha insistito sul fatto che Taiwan era un parte "inalienabile" del suo territorio, dopo che l'isola ha detto di aver rilevato navi da guerra e unità della guardia costiera cinesi nelle sue acque, in aggiunta all'istituzione da parte dell'Esercito popolare di liberazione di sette zone con restrizioni aeree tra il Guangdong e Shanghai in vista di esercitazioni. Pechino, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, "difenderà con fermezza la sua sovranità nazionale e la sua integrità territoriale". Taipei ha lanciato manovre di prontezza al combattimento.
'90 navi cinesi in possibili manovre'
La Cina ha allo stato circa 90 sue navi di Marina e guardia costiera nelle acque vicino a Taiwan, alle isole giapponesi meridionali e ai mari Cinese orientale e meridionale, di cui circa due terzi di tipo militare. Lo riporta Reuters sul suo sito, citando un alto funzionario della sicurezza taiwanese, secondo cui la portata dello spiegamento è maggiore delle due grandi manovre cinesei del 2024, 'Joint Sword 2024-A' e 'Joint Sword 2024-B'. Pechino ha istituito sette 'aree riservate temporanee' di spazio aereo fino a mercoledì a est di Fujian e Zhejiang, secondo il ministero della Difesa di Taiwan, in un segnale di possibili manovre.
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