Una nuova marcia per il clima, guidata da Greta Thunberg, sta attraversando le vie del centro di Bruxelles. Oltre centocinquanta attivisti hanno bloccato boulevard du Jardin Botanique, nei pressi di Rogier, prima che la polizia intervenisse per disperderli. Diversi manifestanti, tra cui la ventunenne svedese icona dell'ambientalismo, sono stati fermati dalle forze dell'ordine.
L'Ue, è il messaggio della protesta, deve mantenere la parola ed eliminare entro il 2025 i sussidi alle fonti fossili, in linea con l'accordo di Parigi. L'atto di disobbedienza civile arriva sulla scia di una lettera aperta indirizzata dalla piattaforma United for climate justice a inizio ottobre alle istituzioni Ue e firmata da oltre 130 accademici e organizzazioni, tra cui giganti come Oxfam e Greenpeace. Nel documento, si denuncia come i sussidi ai combustibili fossili "distorcano la domanda di energia, perpetuino la dipendenza dalle fonti più inquinanti e mettano a rischio la sicurezza energetica europea", favorendo le industrie responsabili di un'enorme fetta delle emissioni di gas serra.
"Questa crisi climatica sta peggiorando ogni giorno, e ogni secondo che i nostri leader continuano a finanziare i combustibili fossili è un danno irreparabile per tutte le generazioni future", ha attaccato Greta Thunberg.
L'azione ha fatto da appendice a una marcia partita alle 14 da Place du Luxembourg, davanti alla sede del Parlamento europeo. La manifestazione si concluderà nel pomeriggio a Merode, non lontano dal quartiere Ue, dove si terrà un'assemblea cittadina sulla giustizia climatica.
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