"Oggi festeggiamo esattamente 180
giorni nella residenza ufficiale dell'Ambasciata argentina in
Venezuela, ora sotto la protezione del Brasile. Il regime ci
accusa sistematicamente di terrorismo, senza alcuna prova,
mentendo ed esponendoci come se fossimo dei criminali", ha
denunciato sul suo account personale di X (ex Twitter) Pedro
Urruchurtu Noselli, responsabile delle relazioni internazionali
del partito Vente Venezuela di María Corina Machado.
"Non ci perdonano di aver condotto una campagna epica che ha
portato i venezuelani a una vittoria epica il 28 luglio... ora
limitano anche l'accesso al cibo e ai servizi elementari,
vietano le visite, sorvegliano l'area circostante. Ci tengono
sotto assedio, violando tutte le norme internazionali essenziali
in materia", ha aggiunto Urruchurtu, concludendo che "la
Convenzione di Caracas sull'asilo diplomatico viene violata
nella stessa città di Caracas". Lui, insieme a Magalli Meda,
Humberto Villalobos, Omar González, Claudia Macero e Fernando
Martínez Mottola, tutti stretti collaboratori della leader
dell'opposizione María Corina Machado, da sei mesi sono in
attesa di un salvacondotto sinora mai arrivato per lasciare il
Venezuela.
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