Il presidente colombiano, Gustavo
Petro, ha denunciato un piano per assassinarlo ma, questa volta,
invece del presidente del Senato, Efraín Cepeda, ha accusato
come mente del progetto il capo del gruppo dissidente delle Farc
(Forze armate rivoluzionarie della Colombia) denominato Stato
Maggiore Generale Centrale, ovvero Ivan Mordisco, il cui vero
nome è Néstor Gregorio Vera. "C'è un cosiddetto rivoluzionario -
ha detto riferendosi a Ivan Mordisco - alleato delle mafie
messicane, dei contrabbandieri colombiani, dei commercianti
degli smeraldi e della politica della Colombia, che sta
finanziando l'operazione di omicidio. Lo dico perché anche se i
suoi colleghi lo sanno, ma penso che non lo sappiano, è
coinvolto nel possibile attentato ai danni del Presidente della
Repubblica", ha dichiarato il presidente colombiano.
Petro ha detto di avere le "prove" della sua affermazione
che, ha chiarito, "presenteremo prima di dicembre, perché quello
è l'ultimatum che lui e i politici più corrotti della Colombia
hanno dato".
Da giorni Petro insiste sull'esistenza di un golpe in corso
contro di lui che prevede anche il suo assassinio, appoggiato in
queste denunce dal presidente del Venezuela, Nicolás Maduro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA