"Abbiamo bisogno di una nuova energia": così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky motiva il maxi rimpasto di governo che ha portato alle dimissioni di molti ministri. l ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba, che ieri ha rassegnato le dimissioni, potrebbe diventare ambasciatore ucraino a Bruxelles.
Oggi, secondo quanto anticipato dal portavoce del partito del presidente, David Arakhamia, Volodymyr Zelensky annuncerà un ricambio di "oltre il 50%" del suo governo dopo le dimissioni di quattro ministri, tra i quali quello degli Estgeri, Kuleba. ''Come promesso, già questa settimana ci si può aspettare un grande cambiamento nel governo. Più del 50% dei membri del consiglio dei ministri subirà dei cambiamenti'', ha dichiarato sul canale Telegram. "L'elenco definitivo sarà determinato nella riunione del 4 settembre. Vi preghiamo di seguire solo le notizie ufficiali", ha detto Arakhamia.
"Sono molto grato ai ministri e all'intera squadra governativa - ha detto Zelensky, riferiscono media ucraini - che hanno lavorato per l'Ucraina per 4-5 anni. Oggi abbiamo bisogno di nuove energie e questi passi sono legati al rafforzamento del nostro Stato in diverse direzioni, la politica internazionale e la diplomazia non fanno eccezione".
Allo stesso tempo non si può prevedere oggi cosa farà esattamente questo o quel ministro, ha detto il presidente ucraino sulle indiscrezioni che danno l'uscente Kuleba a nuovo ambasciatore a Bruxelles. "Le risposte si troveranno quando verranno offerti loro determinati posti. E' troppo presto per parlarne oggi", ha dichiarato il capo dello Stato.
Il voto sulle dimissioni di Dmytro Kuleba al Parlamento ucraino, intanto, è stato rinviato a domani, perché oggi non c'erano abbastanza deputati per far passare la decisione. Lo riferisce la RBC-Ucraina citando fonti del partito di maggioranza.
"Ciascuno dei nostri partner nel mondo che aiutano l'Ucraina nella difesa aerea è un vero difensore della vita. E tutti coloro che convincono i partner a dare all'Ucraina più spazio per rispondere equamente al terrorismo, stanno lavorando per prevenire proprio questi attacchi terroristici russi contro le città ucraine. Il terrorismo deve essere fermato", ha scritto inoltre il presidente ucraino su Telegram, dopo gli attacchi di oggi a Leopoli e di nuovo nella sua città natale, Kryvyi Rih.
Bombe russe su Leopoli, almeno sette morti
Le forze russe hanno lanciato nella notte un attacco contro la città di Leopoli, nell'ovest dell'Ucraina, con missili ipersonici 'Kinzhal': lo ha reso noto su Telegram il sindaco, Andriy Sadovy, come riporta Ukrinform. Diverse forti esplosioni sono state udite nella città durante un allarme aereo. "Missili Kinzhal sopra Leopoli - ha scritto il sindaco sul social media -. La difesa aerea è in azione. Non fate video! Rimanete al riparo!".
L'attacco ha causato la morte di almeno 7 persone. Il sindaco Sadovyi, ha reso noto che quattro delle vittime erano membri della stessa famiglia. Si tratta di una donna con le sue tre giovani figlie, tra cui Yaryna di 21 anni, che lavorava nell'ufficio del sindaco. Lo riferisce con un post sui social in cui pubblica anche la foto della famiglia colpita dalla tragedia.
"Dopo l'attacco di oggi, l'unica persona in questa foto che è sopravvissuta è l'uomo. - scrive - La madre Yevheniya e le sue tre figlie, Yaryna, Daryna ed Emiliya, sono state uccise. In piedi sullo sfondo c'è Yaryna Bazylevych. Aveva 21 anni. Yaryna lavorava nel nostro ufficio per 'Youth Capital 2025"
Il governatore della regione di Leopoli, Maksym Kozytskyi, ha precisato successivamente che i feriti sono almeno 23. "Il numero dei feriti a seguito dell'attacco notturno a Leopoli è salito a 23", ha scritto Kozytskyi su Telegram, inviando le sue "condoglianze alle famiglie delle due persone che abbiamo perso nella notte".
Nella città, scrive il sindaco Sadovyi, edifici residenziali sono in fiamme nella zona della stazione ferroviaria principale. Due scuole non inizieranno le lezioni oggi: gli studenti di Arnika e 17 restano a casa, aggiunge il primo cittadino, sottolineando che "molte finestre sono andate in frantumi nella zona delle vie Konovalets, Braty Mikhnovski e Melnyk".
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