Sono ore di grande tensione in Israele, dove il livello di allarme tra la popolazione aumentato dopo le ultime notizie sulla rappresaglia da parte dell'Iran entro 24 ore. Se così fosse, coinciderebbe con l'inizio della giornata di Tisha B'Av, una data simbolica per il popolo ebraico che ricorda la distruzione del Tempio di Gerusalemme.
Già il 2 agosto diversi analisti avevano predetto che la risposta all'assassinio a Teheran del capo dell'ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh, e del numero due di Hezbollah, Fouad Shukr, sarebbe avvenuta proprio questa notte, simbolica per tutti gli ebrei, in cui la memoria si volge all'inizio degli esili del popolo ebraico. Con la prima diaspora avvenuta proprio dopo la distruzione del Tempio di Salomone nel 586 a. C. a opera dell'impero babilonese di Nabucodonosor, quando i giudei di Gerusalemme e del Regno di Giuda furono deportati a Babilonia.
Tisha B'Av commemora pure la seconda diaspora, dopo la distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C per volontà dell'imperatore romano Tito. La tradizione collega a questo momento di tristezza dell'anno anche la cacciata degli ebrei dalla Spagna nel 1492.
Se effettivamente l'attacco dell'Iran dovesse avvenire nelle prossime ore, il simbolismo di una data di tragedia per gli ebrei si accrescerebbe di un altro episodio di violenza collegato a una data importante per l'intero popolo. Come è già accaduto altre volte nella breve storia di Israele: nel giorno di Yom Kippur del 1973 quando il Paese fu attaccato sorpresa dai più grandi eserciti del Medio Oriente, Egitto, Siria, Giordania.
Come il massacro del 7 ottobre 2023, giorno di Simchat Torah. In entrambi l'elemento sorpresa durante le festività ebraiche ha rivelato vulnerabilità nell'intelligence e nella preparazione di Israele a difendersi.
Quest'anno la giornata di Tisha B'Av invoca il 7 ottobre perchè l'identità del popolo ebraico è di nuovo legata al dolore, alla perdita e alla tragedia. Il dramma e lo shock del sabato nero, uniti alla paura della fine stessa di Israele, confluiscono stasera nel ricordo del lutto. Conferiscono un nuovo significato a questa giornata, come monito anche per la grande spaccatura dentro il popolo di Israele, lo stesso sentimento che causò la distruzione del Tempio 2000 anni fa.
Tuttavia, se Tisha B'Av, il 9 del mese di Av, rappresenta il dolore dell'esilio, il 15 dello stesso mese in Israele si celebra Tu B'Av, "il giorno dell'amore". Forse l'amore che può riprendere la sua strada se gli ostaggi torneranno a casa.
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