Il capo del Mossad David Barnea dovrebbe incontrare domenica a Roma il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal per discutere dell'accordo sugli ostaggi. Lo riferisce su Walla il giornalista Barak Ravid che cita fonti israeliane e Usa secondo cui il premier Benyamin Netanyahu ha indurito le sue posizioni e per questo non si attende una svolta nei negoziati.
Netanyahu, com'è noto, vuole l'istituzione di un meccanismo per monitorare il movimento di armi e militanti palestinesi dal sud della Striscia di Gaza al nord e il mantenimento del controllo israeliano del 'Corridoio Filadelfia', la striscia di terra tra Gaza e l'Egitto. Secondo quanto riportato dal sito israeliano Walla, l'incontro di domenica "non dovrebbe includere negoziati dettagliati sulle restanti lacune, ma concentrarsi principalmente sulla strategia da seguire".
Non è previsto che il capo del Mossad Barnea in questa fase sia affiancato dal capo dello Shin Bet Ronen Bar, né dal capo del team che si occupa degli ostaggi, il generale Nitzan Alon. Un funzionario israeliano - citato sempre da Walla - ha escluso che a Roma si possa arrivare ad una svolta. Secondo lui, non ci sono segnali che la pressione di Biden su Netanyahu abbia convinto il premier ad ammorbidire le sue nuove richieste. "Netanyahu - ha spiegato - vuole un accordo che non può essere raggiunto. In questo momento non è pronto a muoversi, quindi potremmo finire in una crisi nei negoziati e non in un accordo". Walla riferisce che la Cia ha rifiutato di commentare.
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