"L'Iran subirà le conseguenze della scelta di aggravare ulteriormente la situazione". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari in un comunicato diffuso durante il riposo sabbatico. "Israele - ha aggiunto - è in massima allerta. Abbiamo aumentato la nostra disponibilità a proteggere Israele da ulteriori aggressioni iraniane. Siamo anche pronti a rispondere. L'Idf è pronto a tutti gli scenari e intraprenderà i passi necessari, insieme ai suoi alleati, per proteggere il popolo di Israele".
Il Wall Street Journal riporta che gli Stati Uniti hanno spostato le navi da guerra in posizione per proteggere non solo Israele ma le proprie forze in Medio Oriente, in mezzo alla crescente preoccupazione che l'Iran possa lanciare un attacco diretto contro lo Stato ebraico. Gli Stati Uniti, poi, - riferiscono alla Cnn un alto funzionario dell'amministrazione Biden e una fonte vicina all'intelligence Usa - si aspettano che l'Iran effettuerà "attacchi contro molteplici obiettivi all'interno di Israele" e che nell'operazione "potrebbero essere coinvolti alleati di Teheran".
Tajani: 'Rischio escalation, ho invitato l'Iran alla prudenza'
In Medio Oriente "purtroppo la situazione è molto tesa, i rischi di una escalation ci sono", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Ieri ho parlato per un'ora con il ministro degli Esteri dell'Iran e ho invitato alla prudenza. Mi sono preoccupato di tutelare i militari italiani che sono al confine tra Libano e Israele - ha aggiunto - e ho insistito sulla necessità di garantire il traffico mercantile attraverso Suez e il mar Rosso. Mi è stato detto che gli Houthi non attaccheranno mercantili che non portano armi a Israele".
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