"L'Ue è uno dei maggiori donatori di aiuti umanitari e allo sviluppo ai palestinesi di Gaza. Gli aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza e della Cisgiordania continueranno senza sosta attraverso le organizzazioni partner. Attualmente non sono previsti ulteriori finanziamenti all'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, fino alla fine di febbraio. La Commissione determinerà le prossime decisioni sui finanziamenti alla luce delle gravissime accuse fatte in merito al coinvolgimento del personale dell'Unrwa negli efferati attacchi del 7 ottobre". E' quanto annuncia la Commissione Ue spiegando che una "revisione" del dossier sarà fatta "alla luce delle indagini Onu". La Commissione riesaminerà la questione alla luce dell'esito dell'indagine annunciata dall'Onu e delle azioni che intraprenderà. "La Commissione accoglie con favore le informazioni fornite dall'Unrwa e l'avvio dell'indagine", si legge nella comunicazione dell'esecutivo Ue, rilanciata su X dal commissario all'Allargamento, l'ungherese Olivier Varhelyi.
Bruxelles "si aspetta che l'Unrwa accetti di effettuare un audit dell'Agenzia che sarà condotto da esperti esterni indipendenti nominati dall'Ue, riesaminando così la valutazione dei pilastri e concentrandosi specificamente sui sistemi di controllo necessari per prevenire il possibile coinvolgimento del suo personale in attività terroristiche. Si prevede inoltre un rafforzamento del Dipartimento per le indagini interne dell'Unrwa che è fondamentale a questo proposito", spiega ancora la Commissione.
Unrwa ha dichiarato che non sarà in grado di continuare le operazioni a Gaza e in tutta la regione oltre la fine di febbraio se i finanziamenti non verranno ripresi. "Se i finanziamenti non verranno ripristinati, l'Unrwa non sarà in grado di continuare i suoi servizi e le sue operazioni in tutta la regione, inclusa Gaza, oltre la fine di febbraio", ha riferito un portavoce dell'agenzia, come riporta il Guardian. Si stima che circa due milioni di persone dipendano dai servizi dell'Unrwa.
Oms, non tagliate fondi a Unrwa, si danneggiano solo civili Gaza
Il capo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesus, si è unito agli appelli dell'Unrwa ai donatori affinché continuino a finanziare l'agenzia per i rifugiati palestinesi. "Facciamo appello ai donatori affinché non sospendano i loro finanziamenti all'Unrwa in questo momento critico. Tagliare i finanziamenti non farà altro che danneggiare la popolazione di Gaza che ha un disperato bisogno di sostegno", ha scritto su X.
L'Austria sospende i finanziamenti all'Unrwa
Il ministero degli Esteri austriaco ha dichiarato questa mattina che "tutti gli ulteriori pagamenti all'Unrwa (l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi) saranno temporaneamente sospesi in coordinamento con i partner internazionali", in seguito alle accuse di un coinvolgimento di suoi impiegati nel massacro del 7 ottobre. Lo riporta il Kronen Zeitung. "Le Nazioni Unite devono mantenersi al di sopra delle critiche nell'interesse della propria credibilità", ha sottolineato il Ministero in un comunicato. E' necessaria è una "indagine ampia, rapida e completa. Le accuse sono scioccanti".
Anche il Giappone sospende i finanziamenti all'Unrwa
Anche il Giappone ha deciso di sospendere momentaneamente i finanziamenti verso l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa, in seguito alle accuse di Israele di una partecipazione di alcuni membri dello staff agli attacchi del 7 ottobre. Tokyo è il nono Paese a sospendere i fondi, così come fatto - tra gli altri - anche da Germania, Stati Uniti e Italia. Il governo giapponese si è detto "estremamente preoccupato dal presunto coinvolgimento di membri del personale dell'Unrwa nell'attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre dello scorso anno". "Per questo - continua una nota -, il Giappone ha deciso di sospendere momentaneamente i finanziamenti supplementari all'Unrwa, mentre l'agenzia conduce un'inchiesta e valuta le misure da adottare". Tokyo, infine, afferma che continuerà "allo stesso tempo a compiere sforzi diplomatici per migliorare la situazione nella Striscia di Gaza e per calmarla il prima possibile fornendo sostegno ad altre organizzazioni internazionali".
Madrid, 'la Spagna non modificherà il suo rapporto con l'Unrwa'
Il governo spagnolo "non modificherà il proprio rapporto con l'Unrwa, ma seguirà da vicino l'indagine interna e i suoi possibili risultati rispetto ai comportamenti di circa dieci dei 30.000 lavoratori" dell'agenzia: lo ha detto in una commissione parlamentare il ministro degli Esteri iberico, José Manuel Albares, dopo che altri Paesi, tra cui l'Italia, hanno sospeso gli aiuti all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente per la presunta collaborazione di suoi dipendenti con Hamas.
Nel suo intervento, come riporta El País tra altri media, Albares ha definito "indispensabile" il ruolo dell'agenzia Onu per "alleviare" la "terribile catastrofe umanitaria" in corso a Gaza.
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