Si chiude nel Regno Unito anche la
vertenza dei lavoratori delle ferrovie, la più lunga fra le
tante di una stagione di scontro sociale con il governo
conservatore in atto da circa un anno. L'annuncio è arrivato
oggi dall'Rmt, combattivo sindacato di categoria, dopo la firma
di un accordo per l'aggiornamento consistente dei salari, oltre
i livelli dell'inflazione degli ultimi mesi, ed è stato
confermato pure dalle aziende del comparto e dal ministro dei
Trasporti di Rishi Sunak, Mark Harper.
Il leader dell'Rmt, Mick Lynch - divenuto un punto di
riferimento sindacale, ma anche politico nel Regno in questa
fase di conflitto sociale con la sua abilità oratoria, la sua
grinta negoziale e la sua popolarità fra la working class e
l'elettorato di sinistra - ha cantato vittoria. " I lavoratori
si sono fatti sentire in numeri enormi" fra scioperi e
manifestazioni di piazza durate mesi, ha rivendicato. E portano
ora a casa nelle sue parole sia incrementi di stipendio
sostanziali rispetto alle offerte iniziali del 2022, sia
miglioramenti sul fronte dell'organizzazione del lavoro e dei
piani aziendali sugli organici.
L'Rmt ha già approvato l'intesa con il sostegno dei suoi
iscritti, di gran lunga maggioritari nella categoria. Mentre il
testo dovrà essere sottoposto a un voto di conferma da parte
della base di un'ltra trade union, l'Aslef, che rappresenta una
quota di macchinisti. Il ministro Harper ha fatto intanto a sua
volta buon viso, salutando lo sblocco della vertenza come "una
buona notizia per milioni di passeggeri" e come "un
significativo passo in avanti verso la risoluzione di tutte le
dispute nell'industria ferroviaria" e "la modernizzazione" del
settore.
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