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Ecco perché la diga è necessaria ai russi

Ecco perché la diga è necessaria ai russi

La diga di Nova Khakovka, in Ucraina, controllata dai russi, che secondo le autorità locali è stata danneggiata oggi da un bombardamento ucraino, è un impianto strategico per il rifornimento di acqua alla Crimea, annessa alla Russia.

MOSCA, 06 giugno 2023, 08:03

Redazione ANSA

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Kiev, 'attacco a diga mette a rischio migliaia di civili' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Kiev, 'attacco a diga mette a rischio migliaia di civili' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Kiev, 'attacco a diga mette a rischio migliaia di civili' - RIPRODUZIONE RISERVATA

La diga di Nova Khakovka, in Ucraina controllata dai russi, e che secondo le autorità locali è stata danneggiata oggi da un bombardamento ucraino, è un impianto strategico per il rifornimento di acqua alla Crimea, annessa alla Russia.

Il capo della locale amministrazione filorussa, Vladimir Leontiev, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha tuttavia detto che le forniture idriche alla penisola non dovrebbero essere interrotte.

La distruzione della diga mette a rischio migliaia di persone per via delle inondazioni. "Fino a 80 insediamenti rischiano di essere inondati" a causa dell'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka da parte dei russi: "Siamo impegnati nell'evacuazione dei residenti delle aree inondate", ha affermato su Telegram il premier ucraino Denys Shmyhal.

Inoltre i danni provocati alla diga di Kakhovka "potrebbero avere conseguenze negative per la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma la situazione è sotto controllo": lo afferma l'operatore nucleare ucraino Energoatom.

La diga Nova Kakhovka sul fiume Dnipro si trova a circa 20 miglia (30 km) a est della città di Kherson. Lo scopo principale della diga è la produzione di energia idroelettrica, l'irrigazione e la navigazione. È la sesta e ultima diga della cascata del Dnepr.

La diga attraversa l'enorme fiume Dnipro, trattenendo un enorme serbatoio d'acqua: è alta 30 metri e larga centinaia di metri e fu costruita nel 1956 come parte della centrale idroelettrica di Kakhovka. Il serbatoio contiene circa 18 chilometri cubi di acqua, lo stesso volume del Great Salt Lake nello Utah. Il crollo della diga potrebbe causare l'inondazione degli insediamenti sottostanti, tra cui Kherson, che le forze ucraine hanno riconquistato alla fine del 2022. L'acqua del bacino rifornisce a sud la penisola di Crimea, annessa alla Russia nel 2014, e a nord la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa. Aiuta anche ad alimentare la centrale idroelettrica di Kakhovka. Il personale della centrale idroelettrica di Kachovka, gestita da Ukrhydroenerho, era di 241 persone nel 2015. La centrale nucleare di Zaporizhzhia, sotto il controllo russo, riceve dalla diga l'acqua di raffreddamento dal serbatoio.

L'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha dichiarato su Twitter che sta monitorando da vicino la situazione, ma che "non vi è alcun rischio immediato per la sicurezza nucleare dell'impianto". Sulla stessa linea anche la società statale russa per l'energia nucleare Rosatom che ha dichiarato che non vi è alcuna minaccia per la centrale nucleare controllata da Mosca.

Dall'inizio della guerra della Russia contro l'Ucraina, la diga di Nova Kakhovka è stata indicata come un potenziale obiettivo sia per la sua importanza strategica, sia per i danni che la sua distruzione provocherebbe. Media internazionali ricordano che ad ottobre, mentre l'Ucraina stava reclamando gran parte della regione di Kherson occupata, Volodymyr Zelensky ha chiesto all'Occidente ad esortare la Russia a non far saltare in aria la diga, avvertendo che avrebbe inondato una vasta area dell'Ucraina meridionale.

Sulla distruzione della diga è scambio di accuse tra Kiev e Mosca.

"Questo è ecocidio. I russi saranno responsabili della possibile privazione dell'acqua potabile per le persone nel sud della regione di Kherson e della Crimea, della possibile distruzione di alcuni insediamenti e della biosfera", ha scritto su Telegram il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, commentando l'attacco alla diga e alla centrale idroelettrica di Kakhovka.

"La distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka è il più grande disastro causato dall'uomo nel mondo negli ultimi decenni, che uccide l'ambiente e influenzerà negativamente la vita di centinaia di migliaia di persone negli anni a venire - prosegue l'alto funzionario -. Il folle obiettivo di fermare l'avanzata delle forze di difesa ed evitare la sconfitta e la disgrazia guida i criminali del Cremlino. Sono disposti a tutto pur di alzare la posta in gioco in questa guerra. La Russia di oggi è una minaccia globale. Solo la forza può risolvere questo problema".

Con il suo nuovo "crimine", cioè un attacco con razzi alla centrale idroelettrica di Novaya Kakhovka, "il regime di Kiev" intende "distrarre l'attenzione dai suo terribili fallimenti nella cosiddetta controffensiva, ma non otterrà niente". Lo ha detto il governatore filorusso della regione di Kherson, Vladimir Saldo, sul suo canale Telegram. Secondo Saldo, lungo il fiume Dnepr sta scendendo "una grande quantità d'acqua, ma non critica" e "non sarà necessaria una grande evacuazione di popolazione". "La maggior parte dei residenti rimane sul posto, anche se i mezzi di trasporto sono stati inviati" per chi vuole partire, ha aggiunto Saldo.

 


   

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