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L'Ue al lavoro contro il traffico dei migranti in Tunisia

Johansson andrà a Tunisi. Tajani incontra il suo omologo tunisino alla Farnesina

    "La Commissione Europea ha iniziato a lavorare ad un nuovo programma regionale per combattere il traffico di migranti e la tratta di esseri umani in Nord Africa: l'iniziativa sosterrà attività specifiche contro il contrabbando, in particolare in Marocco, Egitto e Tunisia". Lo fa sapere all'ANSA la stessa Commissione. La commissaria all'Interno Ylva Johansson si recherà in Tunisia a fine aprile per "discutere della gestione della migrazione con il sostegno dell'Ue" e mettere in pratica la partnership operativa proposta nel corso dell'ultimo consiglio Affari Esteri. 

    In Tunisia - a quanto si apprende - la Commissione intende discutere della prevenzione delle partenze irregolari, con particolare attenzione all'avvio di un partenariato anti-tratta, all'aumento delle operazioni di ricerca e salvataggio, ai rimpatri e alla reintegrazione (dalla Tunisia all'Africa subsahariana) e al rafforzamento delle opportunità di migrazione legale da parte degli Stati membri.

   L'esecutivo Ue è "consapevole" della situazione "particolarmente complicata" nel Mediterraneo centrale e ricorda che, per il breve termine, il Piano d'azione presentato lo scorso novembre mette in atto "un approccio globale con misure operative e finanziarie" volte ad affrontare le sfide in gioco. "La Commissione coordina l'attuazione del Piano d'azione ed è in stretto contatto con l'Italia, gli altri Stati membri e le agenzie che forniscono supporto sul campo", precisa un portavoce. 

    Il ministro degli Esteri tunisino, Nabil Ammar, ha incontrato oggi alla Farnesina Antonio Tajani, e dopo la riunione ha sottolineato che la Tunisia "è disposta a rafforzare la cooperazione con tutti i partner per contrastare il traffico di esseri umani e per proteggere i migranti. Siamo pronti a fare
tutto quanto possibile", ma "la soluzione a medio e lungo termine è economica". "Dobbiamo stabilizzare le persone sul territorio. Stiamo già
esplorando insieme all'Italia progetti concreti per la formazione professionale e il reclutamento di lavoratori competenti", ha aggiunto Ammar. Sottolineando che "la buona salute dell'economia tunisina è anche nell'interesse dell'Italia e dei partner europei". "L'economia tunisina ha un potenziale notevole, ci sono già 900 aziende italiane nel Paese". Bisogna "risanare la nostra economia e contiamo sull'Italia anche in quanto membro dell'Ue", ha aggiunto il ministro, riferendosi ai prestiti internazionali che il suo governo attende.

   Tajani, da parte sua, ha dichiato che "Siamo favorevoli a sostegni di tipo economico per favorire la crescita di questo Paese così importante, l'Italia farà la sua parte anche nei confronti del Fmi. L'Italia ha una visione strategica sulla Tunisia".  "Noi abbiamo posto sin dall'inizio il tema delle riforme in Tunisia e dei finanziamenti legati alla progressiva implementazione delle riforme", ma allo stesso tempo "siamo rispettosi della democrazia", ha aggiunto, perché "non tocca a noi decidere chi deve governare la Tunisia, c'è un governo legittimo. Dobbiamo rispettare i nostri interlocutori, non sostituirci a loro. Non siamo colonizzatori".

   E nel frattempo altri 14 corpi sono stati recuperati al largo della Tunisia, portando a 24 il bilancio delle vittime del naufragio di una barca di migranti. Lo ha annunciato il portavoce della Guardia nazionale tunisina, precisando che tra loro ci sono almeno sei donne e lo scafista tunisino. La Guardia costiera tunisina aveva annunciato ieri di aver recuperato dieci corpi di migranti subsahariana vittime del naufragio al largo di
Sfax. La stessa fonte ha anche annunciato che 41 migranti tunisini, tra cui cinque donne e nove bambini, sono stati salvati al largo di Sousse, in un altro episodio.

 

 

   

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