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Ucraina, Biden: non credo che Putin stia per usare l'atomica

Kuleba all'Onu accusa la Russia di genocidio. Guterres all'assemblea generale: 'L'invasione dell'Ucraina è un affronto alla coscienza collettiva'. 'In Ucraina è in corso una battaglia per la nostra gente': il discorso dello zar dopo l'incontro con Wang Yi

Joe Biden non crede che "Putin stia per usare l'arma nucleare", tuttavia sospendere il trattato Start è stato un "atto irresponsabile" e un grave errore. Lo ha detto il presidente americano in un'intervista all'Abc a Varsavia. E' stato un grande errore" sospendere il trattato sulle armi nucleari, ha ribadito il presidente americano nell'intervista concessa prima di lasciare la Polonia. "Ma non credo che Putin stia pensando di usare l'arma nucleare", ha sottolineato Biden che si è detto "fiducioso di poter risolvere la questione".

Genocidio: è l'accusa lanciata contro la Russia dal ministro degli Esteri Dmytro Kuleba mentre introduceva all'assemblea generale la risoluzione per una pace giusta nel suo Paese, dopo l'invasione di Mosca . "Il principio dell'integrita' territoriale non può essere compromesso. Con il sostegno del mondo l'Ucraina può ristabilire questo principio". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba all'Assemblea Generale Onu. "Mai nella storia recente la linea tra bene e male è stata così chiara - ha continuato -. Noi sappiamo per cosa combattiamo, difendiamo la nostra terra e la nostra casa. Questo è il momento di dimostrare che siete per la Carta Onu".

Dello stesso avviso anche il segretario mgenerale dell'Onu Guterres. "Il traguardo di un anno dall'invasione russa dell'Ucraina è una triste pietra miliare. L'invasione è un affronto alla nostra coscienza collettiva, una violazione della Carta Onu e del diritto internazionale. L'attacco russo sfida i principi e i valori fondamentali del nostro sistema multilaterale". Lo ha detto il segretario generale Antonio Guterres in Assemblea Generale. "Oggi le prospettive possono sembrare fosche, ma una pace duratura deve basarsi sulla Carta Onu - ha aggiunto - Più a lungo continuano i combattimenti, più difficile sarà questo lavoro".

 Intanto il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi ha espresso al presidente russo Vladimir Putin "il suo apprezzamento per la riconferma della volontà di Mosca di risolvere la questione dell'Ucraina attraverso il dialogo e il negoziato". Lo riporta una nota diffusa dalla diplomazia di Pechino, sull'incontro di oggi tra i due. "La Cina, come sempre, manterrà una posizione obiettiva ed equa e svolgerà un ruolo costruttivo nella soluzione politica della crisi", aggiunge il testo.

   Il partenariato strategico globale di coordinamento Cina-Russia "non è mai rivolto a terzi, né è soggetto a interferenze da parte di terzi, per non parlare della coercizione da parte di terzi", ha aggiunto Wang, secondo cui le relazioni bilaterali "hanno una solida base politica, economica e di civiltà", nel mezzo della "multipolarizzazione del mondo e della democratizzazione delle relazioni internazionali che sosteniamo congiuntamente in modo conforme allo sviluppo dei tempi e dei desideri della maggior parte dei Paesi".

   La Cina, pertanto, "è disposta a lavorare con la Russia per mantenere l'attenzione strategica, approfondire la fiducia politica reciproca, rafforzare il coordinamento strategico, espandere la cooperazione pratica, salvaguardare gli interessi legittimi dei due Paesi e svolgere un ruolo costruttivo nella promozione della pace e dello sviluppo nel mondo". Le relazioni russo-cinesi "stabilizzano la situazione internazionale", ha assicurato da parte sua il presidente russo,

   Dopo l'incontro con Wang Putin è intervenuto  al concerto patriottico allo stadio Lushniki di Mosca. "In Ucraina - ha detto -  è in corso una battaglia "ai nostri confini storici per la nostra gente". "Tutto il nostro popolo - ha aggiunto - è il difensore della patria".

Putin: 'La relazione con la Cina stabilizza il quadro internazionale'

 

Putin ha revocato un decreto del 2012 che in parte sosteneva la sovranità della Moldavia nell'ambito delle politiche sul futuro della Transnistria, regione separatista sostenuta da Mosca che confina con l' Ucraina e dove la Russia ha truppe. Lo riporta il Guardian. Il decreto, che comprendeva una componente moldava, delineava la politica estera russa di 11 anni fa che presupponeva relazioni più strette con Ue e Usa. La revoca è stata pubblicata sul sito del Cremlino e afferma che la decisione è stata presa per "garantire gli interessi russi in relazione ai cambiamenti nelle relazioni internazionali". Nelle stesse ore la Duma, la Camera bassa cioè del Parlamento russo e, subito dopo, la Camera alta, hanno approvato la sospensione del trattato nucleare New Start con gli Usa per la limitazione delle armi nucleari. La legge, approvata all'unanimità, entrerà in vigore al momento della pubblicazione.

In mattinata è intervenuto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. "La Russia - ha detto - sarà fatta a pezzi se interromperà l'operazione speciale senza vincere. Se gli Stati Uniti smettono di fornire armi al regime di Kiev, la guerra finirà". "Se gli Stati Uniti vogliono la sconfitta della Russia, allora abbiamo il diritto di difenderci con qualsiasi arma, compreso il nucleare: è ovvio a tutte le forze ragionevoli che se gli Stati Uniti vogliono la sconfitta della Russia, allora siamo sull'orlo di un conflitto globale", ha aggiunto, spiegando che è giunto il momento di includere gli arsenali nucleari strategici di Gran Bretagna e Francia nel Trattato di riduzione e limitazione delle armi strategiche offensive (New START), "la sospensione (finora) è legata proprio a questo", ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, come riporta la Tass.

 

Intanto la Cnn riferisce che la Russia ha effettuato un test di un missile balistico intercontinentale - SARMAT, soprannominato Satana II - che sembra essere fallito lunedì, nel momento in cui il presidente Joe Biden stava per arrivare in Ucraina, secondo due funzionari Usa vicini al dossier. Lo riporta la Cnn. La Russia ha notificato in anticipo agli Stati Uniti il lancio attraverso le linee di deconfliction. Un altro funzionario ha affermato che il test non ha rappresentato un rischio per gli Usa e che non è considerato un'escalation. Il presidente Putin non ha fatto alcun riferimento al lancio nel discorso di ieri. Il SARMAT trasporta testate nucleari.

La tempistica del test - scrive la Cnn - suggerisce che gli Stati Uniti e la Russia stavano comunicando attraverso diversi canali all'inizio della settimana per scopi di deconfliction. I funzionari statunitensi hanno notificato ai russi domenica sera, ore prima della visita di Biden a Kiev, che il presidente si sarebbe recato nella capitale ucraina, come ha riferito lunedì il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Il missile Sarmat è già stato testato con successo in passato: secondo i funzionari statunitensi se il test di lunedì fosse andato a buon fine, il Presidente russo Vladimir Putin lo avrebbe sottolineato nel suo discorso sullo Stato della Nazione di ieri. Invece, Putin non ha fatto alcun riferimento al lancio.

La Cnn aveva inizialmente riferito che il test era avvenuto mentre Biden si trovava in Ucraina, sulla base delle informazioni fornite da alcune fonti, ma successivamente uno dei funzionari ha dichiarato che il test è avvenuto poco prima che Biden si trovasse nel Paese. E una seconda fonte ha specificato che il test era stato effettuato lunedì, senza fornire una tempistica più precisa.

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