Le forze russe hanno attaccato con droni la notte scorsa tre infrastrutture energetiche nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina centrale, provocando ingenti danni: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Serhiy Lysak, come riporta Ukrainska Pravada.
"La notte nella regione di Dnipropetrovsk è trascorsa con allarmi e attacchi di droni nemici. Hanno mirato alla nostra infrastruttura critica. Gli Shahed (i droni di fabbricazione iraniana, ndr) hanno colpito due impianti energetici nel distretto di Kryvorizka e uno nel distretto di Nikopol. A Kryvorizky, lo stesso obiettivo è stato attaccato due volte", ha scritto Lysak. Non ci sono vittime o feriti.
Nelle ultime 24 ore, inoltre, le truppe russe hanno bombardato la regione meridionale di Kherson più di 60 volte, usando artiglieria, contraerea, mortai e carri armati, lo riferiscono i funzionari locali, citati dai media del Paese. Nella città di Kherson sono stati colpiti edifici residenziali e la stazione ferroviaria.
Citate da media ucraini, le autorità della regione russa di Belgorod riferiscono di un bombardamento sulla città russa di Shebekino. Secondo il governatore Vyachelav Gladkov, tre razzi sono caduti su una struttura industriale, gli edifici sono stati distrutti. Altri proiettili - afferma il governatore - , hanno colpito il villaggio di Murom, nel distretto di Shebekinsky. In mattinata nella regione di Belgorod è stato annunciato un altro attacco, le autorità russe dicono che un drone avrebbe attaccato una infrastruttura.
IL RAID RUSSO
Ieri le truppe russe avevano lanciato sul territorio ucraino un totale di 106 razzi e 74 missili da crociera: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate del Paese nel suo rapporto mattutino pubblicato su Facebook, come riportano i media nazionali.
Le forze di difesa aerea di Kiev hanno distrutto 61 dei 74 missili da crociera, ha confermato l'esercito precisando che i russi hanno utilizzato inoltre 32 missili guidati antiaerei S-300. Ieri vi sono stati 59 attacchi aerei, 28 dei quali con droni kamikaze Shahed-136: di questi, 22 sono stati intercettati e distrutti.
Lo Stato maggiore della Federazione russa, citato dalla Tass, ha riferito che il massiccio attacco dell'esercito russo di ieri ha bloccato il rifornimento su ferrovia di armi e munizioni straniere all'Ucraina nelle zone di combattimento. "Ieri le Forze Armate russe hanno sferrato un massiccio attacco a strutture critiche del sistema energetico che garantiscono le operazioni dell'industria della difesa e dei trasporti ucraini", ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. "Gli obiettivi sono stati raggiunti. È stato bloccato il dispiegamento di armi, hardware e truppe su ferrovia".