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Mosca, la Nato vicina allo scontro diretto con la Russia

Nuovi blackout nel Paese, Zelensky chiede di limitare i consumi di elettricità

"Il flusso di armi della Nato verso l'Ucraina e gli aiuti militari a Kiev avvicinano l'alleanza alla pericolosa linea dello scontro militare diretto con la Russia". E' il nuovo avvertimento del ministero degli Esteri russo, come riporta la Tass.

Mosca ha iniziato il "reinsediamento" in Russia dei civili evacuati dalla regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo scrive il Guardian, che cita i funzionari filorussi nella regione. Ieri il governatore filorusso Volodymyr Saldo aveva parlato di piani per spostare fino a 60.000 persone attraverso il fiume Dnipro e verso la Russia nei prossimi sei giorni, al ritmo di 10.000 persone al giorno.

Secondo gli 007 di Londra, intanto, le autorità russe stanno "seriamente" prendendo in considerazione un grande ritiro delle loro forze dall'area a ovest del fiume Dnipro. Una sfida chiave di qualsiasi operazione di ritiro da parte delle forze russe sarebbe l'estrazione delle truppe e delle loro attrezzature attraverso il fiume, che è largo 1.000 metri, sottolinea il rapporto pubblicato oggi dal ministero della Difesa di Londra. Con tutti i ponti gravemente danneggiati, la Russia farebbe molto probabilmente affidamento su un ponte temporaneo su chiatte completato nei giorni scorsi vicino a Kherson e su traghetti per il trasporto dei veicoli che continuano a operare in diverse località, conclude l'intelligence.

Gli attacchi russi sull'Ucraina hanno danneggiato numerose centrali elettriche. La connessione internet è scesa a circa l'80% dei livelli ordinari nella regione di Kiev, con la compagnia energetica nazionale Ukrenergo che nella notte ha introdotto blackout a rotazione. Il presidente Zelensky, nel suo consueto video-discorso di foine giornata, ieri aveva sottolineato i nuovi danni subiti dalle infrastrutture energetiche critiche: "Faremo certamente tutto il possibile per ripristinare le normali capacità energetiche del nostro Paese, ma richiederà tempo", ha affermato, invitando tutti a prestare attenzione ai consumi a partire dalle 7 di oggi ora locale (le 6 in Italia). "Per favore, non accendete elettrodomestici non necessari e limitate il consumo d'elettricità su quegli elettrodomestici che richiedono molta energia", ha chiesto.

Restrizioni sull'approvvigionamento di elettricità verranno infatti introdotte da oggi in tutta l'Ucraina, aveva annunciato ieri il governo di Kiev dopo che una serie di attacchi russi hanno preso di mira infrastrutture energetiche del Paese.

Le forze ucraine hanno respinto attacchi russi in nove villaggi nell'est del Paese nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate, come riporta Ukrinform.  Le località prese di mira dalle forze di Mosca sono Bilohorivka nella regione di Lugansk (est) e Bakhmut, Bakhmutske, Klishchiivka, Krasnohorivka, Novomykhailivka, Nevelske, Opytne e Marinka nella regione di Donetsk. Colpita nelle prime ore di questa mattina una scuola nell'insediamento di
Komyshuvakha, nella regione di Zaporizhzhia.

La situazione nel Paese ha anche spinto la Cina ad invitare i connazionali a "restare in contatto" con l'ambasciata a Kiev e "ad evacuare il prima possibile", lasciando l'Ucraina. Il vice ministro degli Esteri Ma Zhaoxu, a margine del XX Congresso nazionale del Partito comunista, ha ricordato che dopo "lo scoppio della crisi in Ucraina, l'ambasciata ha aiutato oltre 5.200 connazionali" a lasciare il Paese. Per questo, alla luce degli ultimi sviluppi, "colgo l'occasione per rinnovare l'invito ai nostri concittadini a partire quanto prima".

Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto in base al quale la legge marziale viene introdotta nelle quattro regioni ucraine che la Russia ha annesso illegalmente: quelle di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e di Kherson, riporta la Tass. Nel suo intervento al Consiglio di sicurezza russo, Putin ha emesso un decreto che limita i movimenti dentro e fuori otto regioni confinanti con l'Ucraina. Le misure si applicano alle regioni meridionali di Krasnodar, Belgorod, Bryansk, Voronezh, Kursk e Rostov e ai territori di Crimea e Sebastopoli, che la Russia ha annesso nel 2014, secondo il Guardian.

La legge marziale imposta dalla Russia potrà essere estesa a qualsiasi parte del territorio della Federazione "se sarà necessario". Lo prevede il decreto firmato da Putin, secondo quanto riferisce il Guardian.

Kiev rifiuta qualsiasi proposta di dialogo e così "gli attacchi continuano, i civili stanno morendo", ha dichiarato Putin nella riunione del Consiglio di sicurezza russo, come riporta Interfax. "Le leggi costituzionali sull'ammissione delle quattro nuove regioni alla Federazione Russa - ha affermato - sono entrate in vigore. Come è noto, il regime di Kiev si è rifiutato di riconoscere la volontà e la scelta del popolo e rifiuta qualsiasi proposta di dialogo. Piuttosto, gli attacchi continuano. I civili stanno morendo", ha detto Putin.

Le forze russe hanno eliminato la forza d'assalto ucraina vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia uccidendo più di 90 soldati e distruggendo 14 imbarcazioni: lo hanno reso noto i vertici dell'esercito russo, sottolineando che alla centrale non ci sono state vittime o danni e che i livelli di radioattività sono normali. Allo stesso tempo, il fornitore statale russo di energia nucleare Rosatom ha fatto sapere che la situazione alla centrale è "assolutamente sotto controllo". In precedenza le autorità russe avevano reso noto di avere sventato due tentativi ucraini di prendere il controllo dell'impianto. 

Allarme aereo in buona parte delle regioni dell'Ucraina: da Kiev a Odessa. Le sirene stanno risuonando anche a Mykolaiv e Poltava, Chernihiv, Zaporozhzhia, Kirovograd e Cherkasy. Lo afferma Sergei Bratchuk, consigliere del capo dell'amministrazione militare regionale di Odessa, come riporta Ria Novosti. "Allarme. Tutti nei rifugi", ha scritto sul suo canale Telegram Bratchuk. Esplosioni sono state sentite nel centro di Kiev. Lo riferisce il corrispondente dell'Afp nella capitale ucraina.

 



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