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Il presidente Volodymyr Zelensky sente Papa Bergoglio

Ambasciatore ucraino, felici di ospitare ancora il Santo Padre

La Russia è pronta a contribuire all'organizzazione di una visita degli esperti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: lo ha scritto ieri su Telegram il rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, secondo quanto riferisce Interfax. Intanto però i dipendenti della centrale continuano a lavorare con le armi dei soldati russi puntate contro, nel timore cronico di un disastro nucleare e in una situazione di costante stress: lo scrive la Bbc in un articolo pubblicato oggi, mentre prosegue lo scambio di accuse tra Kiev e Mosca sugli attacchi all'impianto più grande d'Europa. E l'ex presidente della Russia Dmitry Medvedev accusa gli ucraini di attacare l'impianto.Sul suo canale Telegram Medvedev, attualmente vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale, ha affermato che "razzi e colpi di artiglieria (ucraini) stanno cadendo sempre più vicino ai reattori della centrale e ai depositi di isotopi radioattivi". Secondo l'ex presidente, le accuse che siano le forze russe a bombardare nei pressi dell'impianto sono "sciocchezze al cento per cento" e "nemmeno l'Onu ci crede". "Quei pezzi di ... a Kiev e i loro sostenitori occidentali sembrano pronti a creare un'altra Chernobyl", scrive. E mentre attacca Zelensky affermando che, secondo lui, nel futuro del presidente ucraino ci sono "o un tribunale o di nuovo ruoli secondari in spettacoli comici", come riportato dall'agenzia Tass, lui, Zelensky, ha parlato con Papa Bergoglio. "L'ho aggiornato sull'aggressione della Russia contro l'Ucraina - scrive su Twitter - dei suoi crimini orribili. Sono grato al pontefice per le sue preghiere per l'Ucraina. Il nostro popolo ha bisogno del sostegno dei leader spirituali mondiali che dovrebbero trasmettere al mondo la verità sugli atti di orrore commessi dall'aggressore in Ucraina".

A lui si aggiunge anche l'Ambasciata ucraina. "Dall'inizio della guerra è stata la terza conversazione telefonica tra Papa Francesco e il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. Ringraziando per la preghiera e il sostegno umanitario, l'Ucraina conferma ancora: lo Stato e la società ucraini saranno felici di salutare il Santo Padre. Il tocco papale alla terra sofferente può aiutare a fermare la guerra e creare la pace". Lo afferma su Twitter l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash.

"Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di oggi (ieri, ndr), il direttore generale dell'Aiea Rafael Grossi ha spiegato nel dettaglio perché la visita di una missione internazionale alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è urgentemente necessaria. La Russia ha immediatamente confermato la propria disponibilità a fornire assistenza nell'organizzazione di questa missione", ha scritto Ulyanov.

 

Filo-russi, bomba Kiev a 10 metri da deposito Zaporizhzhia
Un colpo d'artiglieria sparato dalle forze ucraine si è abbattuto a soli dieci metri da un deposito di combustibile nucleare esaurito nella centrale di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, controllata dalle forze russe. Lo ha affermato Vladimir Rogov, membro dell'autorità civile-militare della parte della regione occupata dalle forze di Mosca. Secondo Rogov, che parlava alla televisione Rossiya-24, ripresa dalla Tass, l'episodio è avvenuto ieri.
   

"La struttura di Zaporizhzhia non deve essere utilizzata come parte di alcuna operazione militare. Sostengo la richiesta di smilitarizzazione dell'area a partire dal ritiro completo delle forze russe e sollecito l'Aiea (l'agenzia dell'Onu per l'energia atomica, ndr) a recarsi in visita. La Russia deve immediatamente restituire il pieno controllo al legittimo proprietario sovrano, l'Ucraina". Lo ha scritto su Twitter l'altro rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell.

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