La capitale indiana si sta
attrezzando per fornire toilette dedicate alle persone
transgender: l'amministrazione di Delhi ha informato oggi la
Corte Suprema che 505 servizi pubblici, già destinati a persone
con disabilità, sono stati assegnati ai transgender e che i
lavori per realizzare bagni riservati al terzo genere avranno
la massima priorità.
Secondo quanto dichiarato oggi, a Delhi esistono già 9
toilette create appositamente per i transgender mentre altre 56
sono in fase di realizzazione.
L'amministrazione della megalopoli era stata convocata da una
sezione della Corte Suprema, che esaminava la denuncia di
Jasmine Kaur Chhabra, laureata in legge e attivista dei diritti
della comunità transgender: la Chhabra aveva denunciato che
l'assenza di bagni dedicati alle persone transessuali le mette a
rischio di molestie e aggressioni e aveva chiesto l'intervento
della Corte.
Il diritto a definirsi appartenenti al terzo genere è stato
sancito in India nel 2014 da una sentenza della Corte Suprema:
le persone che hanno caratteristiche fisiche del sesso opposto,
o il cui aspetto non coincide con il genere alla nascita, note
nel paese come "hijras", possono definirsi tali sui documenti,
e godono delle tutele governative per i gruppi sociali
svantaggiati: posti di impiego statali, nelle scuole e nelle
università; reparti nelle strutture ospedaliere nazionali,
bagni pubblici riservati.
Secondo l'ultimo censimento, del 2011, le persone transgender
in India sono mezzo milione, ma si calcola che in realtà
raggiungano quasi i tre milioni.
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