(ANSAmed) - TEL AVIV, 31 LUG - Nuove tensioni fra Israele e
l'Autorità nazionale palestinese dopo che oggi il governo di
Yair Lapid ha deciso di dedurre 600 milioni di shekel (170
milioni di euro) dal totale dei dazi raccolti per conto dell'Anp
e poi inoltrati a Ramallah. Secondo fonti ufficiali questa è
appunto la cifra che annualmente l'Anp destina al pagamento di
stipendi mensili ai familiari di palestinesi detenuti in Israele
per episodi di violenza, inclusi gravi attentati terroristici.
La deduzione, ha precisato il governo, avverrà in 12 rate
mensili. Questa pratica, adottata negli ultimi anni, ha già
destato in passato energiche proteste da parte palestinese.
Anche oggi la reazione di Ramallah non si è fatta attendere.
"Il governo occupante - ha scritto su Twitter il segretario
generale del comitato esecutivo dell'Olp, Hussein a-Sheikh -
continua i suoi gesti di pirateria nei confronti dei soldi del
popolo palestinese. Si tratta - ha aggiunto - di una politica di
furto e di assedio economico, una mossa in più che va ad
aggiungersi alla escalation quotidiana sul terreno e allo
spargimento del sangue del nostro popolo". (ANSAmed).
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