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Strage in una scuola elementare a Uvalda in Texas, 21 morti

Strage in una scuola elementare a Uvalda in Texas, 21 morti

Le vittime sono 19 bambini e due maestre, ucciso il killer: Salvador Ramos, 18 anni

25 maggio 2022, 22:39

di Serena Di Ronza

ANSACheck

Una combo dei bimbi uccisi nella strage - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una combo dei bimbi uccisi nella strage - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una combo dei bimbi uccisi nella strage - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'America sotto shock per la strage alla scuola elementare di Uvalde, in Texas. Diciannove bambini e due adulti, di cui un insegnante, sono stati uccisi a sangue freddo in classe da un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos. Un massacro che allunga la striscia di sangue negli Stati Uniti dove ci sono state più di 200 sparatorie di massa dall'inizio dell'anno.

I bambini e le due maestre uccise nella sparatoria erano tutti nella stessa classe, una quarta (frequentata di solito da alunni di 9-10 anni): lo riferisce la Cnn.

Il killer era un diciottenne senza precedenti penali, senza alcun problema mentale conosciuto. Ha usato un fucile AR-15 e "l'unico segnale" che una strage era all'orizzonte era su Facebook, Dove aveva scritto "30 minuti prima di raggiungere la scuola: sto per sparare a mia nonna. Successivamente aveva scritto: ho sparato a mia nonna. Poi 15 minuti prima della strage aveva aggiunto: sto per sparare in una scuola elementare". Lo afferma il governatore del Texas Greg Abbott, sottolineando che che il killer ha sparato al volto della nonna e poi è fuggito. Si è quindi recato alla scuola elementare, dove è entrato dalla porta posteriore. 

Evidentemente scosso e con le lacrime agli occhi, Joe Biden si rivolge agli americani e al Congresso e chiede un'azione sulle armi. "Possiamo e dobbiamo fare di più. E' il momento di trasformare il dolore in azione" e di affrontare la lobby delle armi, afferma Biden appena rientrato dal suo viaggio in Asia e con a fianco la First Lady Jill Biden vestita tutta di nero.

Il presidente americano Joe Biden ha annunciato che nei prossimi giorni lui e la first lady voleranno in Texas per incontrare le famiglie delle vittime della sparatoria nella scuola di Uvalde.

Parlando dell'ennesimo "massacro" il presidente si definisce "stanco e arrabbiato" e si rivolge direttamente agi americani: "Perché vogliamo vivere con questa carneficina? Perché continuiamo a consentire che questo accada? Per l'amor del cielo dov'è la nostra spina dorsale?". Da qui l'appello a norme di buon senso sulle armi affinché tragedie come questa possano essere evitate. "Non venitemi a dire che non possiamo avere un impatto su queste carneficine", aggiunge. Gli fa eco la vicepresidente Kamala Harris: "Quando è troppo è troppo, ora bisogna agire". Parole pesanti arrivano anche da Barack Obama, presidente durante la strage di Sandy Hook del 2012. "Io e Michelle siamo a fianco delle famiglie di Uvalde. Ma siamo anche arrabbiati": sono passati dieci anni da Newtown e "il nostro Paese è paralizzato non dalla paura, ma da una lobby delle armi e da un partito politico che non hanno mostrato alcuna volontà di agire per prevenire queste tragedie. E' scaduto il tempo per agire, per qualsiasi tipo di azione", dice senza mezzi termini Obama.

La potente lobby pro-armi NRA si è scagionata da ogni responsabilità nello spaventoso massacro del Texas, denunciando "l'atto di un criminale isolato e disturbato". Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, "disgustato e stanco" da queste ripetute sparatorie, aveva detto martedì sera: "Quando, per l'amor di Dio, affronteremo la lobby delle armi?"

LA DINAMICA - La rabbia dei democratici si sfoga mentre su quanto accaduto ancora non c'è molta chiarezza. Il killer ha sparato prima alla nonna e poi ha avuto un incidente di auto vicino alla Robb Elementary School. Sceso dall'auto con fucile e giubbotto antiproiettile, ha cercato di entrare nella scuola superando il blocco di alcuni agenti: una volta nell'edificio ha aperto il fuoco in alcune classi. Il ragazzo è poi stato fermato dalla polizia che lo ha ucciso sul posto.

CHI E' IL KILLER - Di Ramos si sa ancora poco: era uno studente di un liceo dell'area e poco prima della strage ha contatto una sconosciuta su Instagram dicendole che aveva un segreto che voleva condividere: "sto per...". Alla ragazza comunque non ha confessato quale era il gesto folle che aveva in mente e che ha portato a termine qualche ora dopo. Sul suo account Instagram il killer aveva postato un selfie e foto di armi, inclusa una con due fucili uno accanto all'altro. Non è chiaro se si tratta delle armi usate per la strage. Quello che si sa è che il ragazzo per il suo 18mo compleanno ha acquistato due fucili.

La strage è avvenuta a due giorni dalla fine dell'anno scolastico in un'area a prevalenza di ispanici, e ha preceduto di qualche giorno la convention annuale della National Rifle Association, la potente lobby della armi. L'appuntamento è infatti per venerdì a Houston, nel Texas che piange ora i bimbi uccisi, e vi sono previsti gli interventi di Donald Trump e del governatore dello stato Greg Abbott. Proprio su Abbott in questo ore si stanno concentrando le critiche per aver ammorbidito di recente le leggi sulle armi. E' anche rispuntato un suo tweet del 2015 in cui invitata i texani a correre ad acquistare di armi. "E' imbarazzante. Il Texas è solo secondo dietro alla California per gli acquisti di armi nuove. Muovetevi", aveva twittato. La strage ha già riacceso il dibattito sulle armi nel mezzo della campagna elettorale delle primarie in vista delle elezioni di metà mandato. Non è comunque scontato che la spinta del momento si traduca in azione, visto che le stragi che si sono succedute nel corso degli anni non sono riuscite a superare l'impasse in Congresso.

FAMIGLIE IN ATTESA - Le autorità non hanno ancora notificato a tutti i genitori la morte dei loro figli nella sparatoria alla scuola elementare del Texas perché sono in corso gli esami del Dna. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali alcuni bambini feriti nella sparatoria in Texas non sono ancora stati ricongiunti con le loro famiglie.

IL CORDOGLIO DEL PAPA - "Ho il cuore affranto per la strage nella scuola elementare in Texas. Prego per i bambini, per gli adulti uccisi e per le loro famiglie. E' tempo di dire basta al traffico indiscriminato delle armi! Impegniamoci tutti perché tragedie così non possano più accadere". Lo ha detto papa Francesco in un appello al termine dell'udienza generale.

LA RIFORMA DELLE ARMI -  I democratici spingono sulla riforma delle armi dopo la sparatoria nella scuola elementare in Texas. Il leader dei democratici in Senato, Chuck Schumer, intende forzare un voto nei prossimi giorni su dei provvedimenti che rafforzano i controlli su coloro che acquistano armi, rispolverando misure che i repubblicani hanno già bloccato in passato. La Camera ha già approvato i due provvedimenti lo scorso anno ma il Senato non ha ancora agito. La speranza dei liberal ora è che alla luce della nuova strage e del crescente consenso degli americani per controlli più stringenti, i provvedimenti possano essere approvati in modo bipartisan. Gli ultimi sondaggi segnalano come la maggioranza degli americani sia favorevole a controlli sui precedenti più duri per gli acquirenti di armi.

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