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Reporter di Al Jazeera uccisa in Cisgiordania, ferito anche un altro giornalista

Reporter di Al Jazeera uccisa in Cisgiordania, ferito anche un altro giornalista

Nel corso di scontri fra miliziani palestinesi ed esercito israeliano, nel campo profughi di Jenin

12 maggio 2022, 08:57

Redazione ANSA

ANSACheck

La giornalista Shireen Abu Akleh © ANSA/EPA

La giornalista Shireen Abu Akleh © ANSA/EPA
La giornalista Shireen Abu Akleh © ANSA/EPA

Una giornalista di Al Jazeera, Shireen Abu Akleh, è rimasta uccisa dopo essere stata colpita da spari alla testa nel corso di scontri fra miliziani palestinesi ed esercito israeliano nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania. Anche un altro giornalista è stato ferito. Secondo l'agenzia palestinese Wafa, che cita il ministero della Sanità palestinese, la giornalista Abu Akleh, (51 anni) "è morta dopo essere stata colpita dall'esercito dell'occupazione".

 Secondo Al Jazeera la sua giornalista Shireen Abu Aqleh è morta nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania, uccisa a "sangue freddo" dalle forze israeliane.

Il secondo giornalista coinvolto, Ali Samodi - secondo il ministero della sanità palestinese - è stato colpito alla schiena ma le sue condizioni non sono gravi. Samoudi che lavora per il network 'Al Quds'- citato dalla Wafa - ha detto che insieme alla collega di Al Jazeera si trovava con un gruppo di altri cronisti nelle "vicinanze delle scuole dell'Unrwa vicino al campo di Jenin", e che "tutti indossavano elmetti e divise da giornalisti". Poi ha aggiunto che il gruppo "è stato preso direttamente di mira dalle forze di occupazione".
La palestinese Shireen Abu Aqleh era considerata una veterana dell'informazione nella zona e lavorava per Al Jazeera dal 1997. L'emittente - citata dai media - ha detto che "è stata uccisa a sangue freddo" in quello che ha definito "un crimine orrendo che rompe le norme internazionali".

La giornalista è stata colpita "al volto" mentre indossava un giubbotto che indicava chiaramente che era un membro della stampa. Lo riferisce un ministro del Qatar.

L'esercito israeliano (Idf) sta indagando sulla "possibilità" che Shireen Abu Aqleh, e un altro cronista "siano stati colpiti da palestinesi armati" durante gli scontri di questa mattina nel campo profughi di Jenin, Cisgiordania. Aqleh è poi morta per le ferite riportate. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nell'operazione a Jenin "c'è stato un massiccio fuoco di decine di palestinesi armati contro i soldati".

La presidenza di Abu Mazen ha condannato "il crimine di esecuzione da parte delle forze di occupazione israeliane, della giornalista Shireen Abu Akleh". riferisce l'agenzia Wafa. Abu Mazen ha detto di ritenere "il governo israeliano pienamente responsabile di questo atroce crimine", sottolineando che fa parte "della politica quotidiana perseguita dall'occupazione contro il nostro popolo, la sua terra ei suoi luoghi santi".

Parigi "esige" un'inchiesta sulla giornalista uccisa. Lo fa sapere il governo francese. Un'inchiesta trasparente sulla reporter di Al Jazeera uccisa è stata chiesta dall'ambasciatrice Usa all'Onu Linda Thomas-Greenfield. "Abbiamo il cuore spezzato e condanniamo con forza l'uccisione della giornalista americana Shireen Abu Akleh iin Cisgiordania. Serve un'indagine immediata ed esaustiva e chi è responsabile deve essere portato davanti alla giustizia". Lo scrive su Twitter il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, sottolineando che la sua morte "è un affronto alla libera stampa ovunque nel mondo".

Indagini preliminari condotte dall'esercito "indicano che non c'è stato fuoco diretto" da parte israeliana "verso la giornalista, anche se le investigazioni sono in corso". Lo ha detto il ministro della Difesa Benny Gantz aggiungendo che "dall'altra parte si sono viste foto di sparatorie indiscriminate dai terroristi palestinesi, che con molta probabilità hanno colpito la giornalista". Gantz ha poi detto che Israele comunicherà i suoi dati sulle indagini "in maniera chiara e trasparente agli amici americani". Il ministro ha aggiunto di aver offerto alla leadership palestinese "un'indagine congiunta e di condividere i dati".

I funerali si svolgeranno domani mattina a Ramallah in Cisgiordania partendo dal palazzo presidenziale della Muqata alla presenza di Abu Mazen. Lo ha fatto sapere l'agenzia palestinese Wafa.

"Il presidente palestinese accusa Israele senza prove solide". Lo ha detto il premier israeliano Naftali Bennett riguardo alla morte della giornalista palestinese di Al Jazeera a Jenin. "Sulla base dei dati a nostra disposizione, c'è una probabilità da non scartare che palestinesi armati che sparavano in modo selvaggio abbiano provocato la dolorosa morte della giornalista", ha sottolineato Bennet.

Shereen Abu Akleh aveva anche la cittadinanza americana. Lo ha detto l'ambasciatore Usa in Israele Tom Nides. "Sono molto rattristato - ha detto su twitter - nell'apprendere la morte della giornalista palestino-americana Shireen Abu Akleh. Sollecito una estesa indagine sulle circostanze della sua morte e sul ferimento di almeno un altro giornalista oggi a Jenin". Anche la rappresentanza della Ue presso i Palestinesi - citata dai media - ha chiesto "una indagine indipendente" sull'evento in modo "da portare i responsabili davanti la giustizia".

 

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