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Ucraina, la diretta della giornata. Biden vieta vodka e caviale russi e diamanti

Il presidente Usa: 'Se Mosca userà armi chimiche pagherà un caro prezzo'. La Russia chiede una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu

23.14 - Nuova raffica di sanzioni americane agli oligarchi russi e al circolo ristretto di Vladimir Putin. Nel mirino del Tesoro finiscono 10 componenti del consiglio di amministrazione della banca VTB, 12 membri della Duma e la famiglia del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

23.08 - L'imbaracazione "Sy A" del valore di circa 530 milioni di euro riconducibile all'oligarca russo Andrey Igorevich Melichenko è stato sottoposto a un provvedimento di congelamento dalla Guardia di finanza nell'ambito delle misure prese nei confrontro di magnati russi inseriti nella black list dell'Unione europea. Secondo quanto si apprende l'imbarcazione era in rimessaggio nel porto di Trieste.

22.16 - L'agenzia S&P taglia il rating dell'Ucraina a 'B-/B', e lo mette sotto creditwatch negativo aprendo a quindi a ulteriori downgrade. "L'intervento militare della Russia continua a porre significativi rischi alla crescita economica dell'Ucraina, alla sua stabilità finanziaria e ai suoi conti pubblici", afferma S&P.

21.26 - Il dipartimento di Stato americano ha avverito che tutti i cittadini che si recheranno in Ucraina, compresi quelli che prenderanno parte ai combattimenti, corrono un rischio molto reale di essere catturati o uccisi. In un briefing con la stampa, il portavoce, Ned Price, ha inoltre sottolineato che Washington "potrebbe non essere in grado di organizzare l'evacuazione" di americani dall'Ucraina nel caso fosse necessario.

20.59 - Nuovi bombardamenti russi da nord-est sono in corso sulla città portuale ucraina di Mykolaiv sul mar Nero, a nord della Crimea. Lo afferma su Telegram il governatore regionale, Vitaly Kim.

19.02 - "Per la prima volta dalla Seconda Guerra mondiale le persone uccise in Ucraina vengono seppellite in fosse comuni". lo ha detto l'inviato ucraino all'Onu, Sergiy Kyslytsya durante una riunione del Consiglio di Sicurezza.

18.51 - "Oggi abbiamo avviato il blocco dei canali Youtube in tutta Europa di RT (Russia Today, ndr) e Sputnik". Lo annuncia Youtube in una nota. "Da quando la Russia ha cominciato la sua invasione in Ucraina - spiega il comunicato - ci siamo concentrati nel rimuovere contenuti che violavano (i termini di servizio) e nel connettere le persone a notizie e informazioni verificate". Youtube annuncia anche che continuerà a monitorare da vicino la situazione e a condividere gli aggiornamenti appena disponibili.

18.22 - I colloqui fra Russia e Ucraina finora hanno prodotto "progressi zero": lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un'intervista a Bloomberg Television. "E' difficile per me capire a che genere di progressi si riferisca il presidente Putin", ha detto Kuleba ribadendo la disponibilità di Kiev a fare un compromesso accettando uno status neutrale del Paese in cambio di garanzie sulla sicurezza.

18.13 - I Paesi del G7 hanno "reso operativa" la task force per colpire gli asset delle elite russe che "sostengono la macchina da guerra di Putin", e "si assicureranno che le elite, gli intermediari e gli oligarchi siano privati dell'accesso a beni e asset di lusso". Lo si legge in un comunicato dei leader del G7 pubblicato dalla presidenza di turno tedesca.

18.05 - La Bielorussia potrebbe attaccare l'Ucraina oggi alle 21 ora locale (le 20 in Italia). Lo annuncia il Centro ucraino per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni, spiegando che "secondo i dati preliminari, le truppe bielorusse potrebbero essere coinvolte nell'invasione l'11 marzo alle 21". Secondo Kiev l'invasione sarebbe la risposta di Minsk al presunto raid aereo partito dall'Ucraina e che, secondo Kiev, sarebbe stato pianificato dalla Russia. Il ministero della Difesa bielorusso ha già smentito l'attacco con un comunicato ufficiale.

17.58 - "Restiamo risoluti a isolare ulteriormente la Russia dai nostri sistemi economici e dal sistema finanziario internazionale. Di conseguenza ci impegniamo ad adottare nuove misure il prima possibile". È quello che si legge in uno statement dei leader del G7.

17.54 - Il G7 "prenderà misure per togliere alla Russia lo status di nazione più favorita, revocando importanti benefici dalla sua appartenenza al Wto" e "saluta la preparazione in corso di una ampia coalizione di membri del Wto che annuncia la revoca da tale status". Lo si legge in una nota dei leader del G7 pubblicata dalla presidenza tedesca. "Stiamo lavorando collettivamente per prevenire che la Russia ottenga finanziamenti dalle principali istituzioni multilaterali, incluso il Fmi, la Banca mondiale e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo".

17.47 - "Domani adotteremo un quarto pacchetto di sanzioni". Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

17.42 - I Paesi del G7 si impegnano a prendere "al più presto possibile ulteriori misure per isolare ulteriormente la Russia dalle nostre economie e dal sistema finanziario internazionale". E' quanto si legge nel comunicato finale del G7.

16.52 - Uno scontro diretto tra Nato e Russia provocherebbe la "terza guerra mondiale". Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden.

IL DISCORO DI BIDEN

 

16.30  "Il mondo libero si è unito contro Putin". Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden annunciando le nuove misure contro la Russia. Annunciato anche il bando contro "pesce, alcolici e diamanti" da Mosca. Vladimir Putin è "l'aggressore e deve pagare il prezzo". Gli Stati Uniti revocano alla Russia lo clausola di nazione più favorita, mettendo di fatto fine a rapporti commerciali normali e aprendo a dazi pesanti sui prodotti Made in Russia. "Difenderemo ogni singolo centimetro della Nato" ha ribadito il presidente Usa sottolineando che "gli Usa non combatteranno una guerra contro la Russia". "Andremo alla caccia dei beni che gli oligarchi hanno ottenuto in modo disonesto". "Se userà armi chimiche, Mosca pagherà un alto prezzo" ha detto Biden precisando di non voler divulgare informazioni di intelligence.

16.03 - Mosca: 'Mariupol completamente circondata'

15.54 - Draghi: 'Putin non vuole la pace, il suo piano è un altro' 

15.49 - Kiev, 'spari russi contro Minsk per trascinarla in guerra'  

15.45 -
Harris: 'Da Putin nessun segnale seria diplomazia '

15.39 - Kiev: 'Danni a nostra economia per 120 miliardi di dollari'

15.19 -  La Russia limita l'accesso a Instagram

13.54 -  Appello di Zelensky, dall'Ue servono azioni più forti

13.53 - Oms a Ucraina: 'Distruggere gli agenti patogeni nei laboratori'

13:22 - L'ufficio del procuratore generale russo chiede che Meta, la società che detiene Facebook e Instagram, venga riconosciuta come organizzazione estremista. Lo riferisce la Tass citando un comunicato della Procura. La decisione arriva dopo che Facebook e Instagram hanno deciso di togliere la censura ai post contro la Russia. "Quello che Meta sta facendo è chiamato 'incitamento all'odio razziale' che nella legislazione russa si qualifica come estremismo", ha detto il vicecapo del comitato russo sulle tecnologie e le comunicazioni, Anton Gorelkin.

13:09 - "Abbiamo già raggiunto una svolta strategica. Siamo già sulla strada per la vittoria". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio pubblicato sul proprio profilo Telegram.

12:31 - Le sirene antiaereo stanno suonando in questo momento a Kiev. Lo annuncia il municipio su Telegram invitando i cittadini a nascondersi nei rifugi.

12:12 - "La Russia sta ripristinando e riposizionando le sue forze in campo per una nuova offensiva nei prossimi giorni. Questo probabilmente includerà anche operazioni contro la capitale Kiev". Lo scrive il servizio di intelligence del ministero della Difesa britannico sul proprio profilo Twitter aggiornando sulla situazione della crisi in Ucraina.

11:58 - La Nato non vuole una guerra con la Russia nè un'estensione del conflitto al di là dell'Ucraina. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un'intervista all'agenzia Afp in occasione della sua partecipazione al Forum diplomatico di Antalya, in Turchia. Per Stoltenberg una no-fly zone sull'Ucraina porterebbe con molta probabilità a un conflitto diretto tra la Russia e la Nato.

11:40 - I piani per rinforzare la sicurezza nelle frontiere occidentali della Russia non prevedono la chiusura dei confini. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

11:39 - "Nessuno esclude" un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, i quali "si dovrebbero incontrare per ottenere qualche risultato": lo afferma il Cremlino, citato dalla Tass.

11:31 - Non ci sono le condizioni per il default della Russia. A dirlo è il Cremlino, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

11:24 - Il ministero dell'Interno russo ha inserito Kira Yarmysh, addetta stampa di Alexei Navalny, nella lista dei ricercati. Lo rende noto l'agenzia di stampa russa Tass.

10.25 - "L'Ue ha deciso lo stanziamento di altri ulteriori 500 milioni di euro per il sostegno militare all'Ucraina. Raddoppieremo il contributo dell'European Peace Facility". Lo dice l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell entrando al vertice di Versailles.

10: 38 - Oltre 16.000 "volontari" da vari Paesi del Medio Oriente hanno espresso la volontà di essere arruolati per combattere nel Donbass con le autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Shoigu.

10:17 - "Questo conflitto non è iniziato oggi. Sono fermamente convinto che i suoi promotori non siano i popoli di Russia e Ucraina" che "sono uniti da fede comune, santi e preghiere comuni e condividono un destino storico comune. Le origini del confronto risiedono nei rapporti tra Occidente e Russia. Negli anni '90 alla Russia era stato promesso che la sua sicurezza e dignità sarebbero state rispettate" ma "anno dopo anno, mese dopo mese, gli Stati membri della Nato hanno rafforzato la loro presenza militare, ignorando le preoccupazioni della Russia". Lo dice il Patriarca di Mosca Kirill in una lettera al World Council of Churches.

08:15 - In Ucraina le milizie filorusse del Donbass rivendicano di avere conquistato Volnovakha, cittadina strategica a nord della città assediata di Mariupol. Lo afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Bbc.

07:55 - Esplosioni di missili e di cannonate sono segnalate nella città di Ivano-Frankovsk, nel sud-ovest dell'Ucraina. Si tratta della terza località dell'ovest dell'Ucraina, quindi lontano dalle aree di guerra fino a questo momento, dopo Lutsk e Dnipro. Ivano-Frankovsk si trova a un centinaio di chilometri a sud di Leopoli. Mosca intanto ha confermato dal canto suo i bombardamenti a Lutsk e a Ivano-Frankovsk, affermando che si tratta di "attacchi (missilistici) di lungo raggio ed alta precisione contro altrettanti piccoli aeroporti.

07:05 - I servizi di emergenza statali ucraini (Ses) a Dnipro hanno riferito che tre attacchi aerei stamane hanno colpito un asilo nido e un condominio, e una persona è rimasta uccisa. Lo riporta la Bbc. "Intorno alle 6.10 ci sono stati tre attacchi aerei in città, che hanno colpito un asilo nido e un condominio", hanno riferito i servizi di emergenza. Colpita anche una fabbrica di scarpe, che è in fiamme.

06:20 - La Tv e i media ucraini hanno riferito di esplosioni a Lutsk, nel nord-ovest dell'Ucraina, così come a Dnipro, una città dell'entroterra situata sul fiume Dnepr, nella parte centro orientale del Paese. Lo riferisce la Bbc, sottolineando che in queste città non c'erano stati bombardamenti russi finora. L'attacco a Lutsk ha preso di mira un aeroporto, secondo gente del posto. E ci sono anche notizie che l'attacco russo avrebbe colpito una fabbrica, l'unico luogo in cui è possibile riparare alcuni motori di aerei da combattimento.

04:42 - La Cina "è profondamente preoccupata per la situazione in Ucraina e spera che la pace possa tornare il prima possibile". Parlando nella conferenza stampa finale della sessione annuale del parlamento, il premier Li Keqiang ha detto che "la Cina segue una politica diplomatica pacifica indipendente. E' importante sostenere Ucraina e Russia perché superino le differenze: lavoreremo con la comunità internazionale per evitare l'ulteriore escalation e che la situazione vada del tutto fuori controllo". Infine, "sosteniamo una normale cooperazione con tutte le parti sulla base del rispetto reciproco e di relazioni vantaggiose per tutti".

03:45 - "Lodiamo il popolo ucraino per il coraggio dimostrato nel difendere il proprio paese ei nostri valori condivisi di libertà e democrazia. Non li lasceremo soli. Continueremo a fornire sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario coordinato". Lo si legge nella dichiarazione dei leader Ue dopo il vertice di Versailles. "Ci impegniamo a fornire sostegno per la ricostruzione di un'Ucraina democratica una volta cessato l'assalto russo. Siamo determinati ad aumentare ulteriormente la nostra pressione su Russia e Bielorussia. Abbiamo adottato sanzioni significative e restiamo pronti a procedere rapidamente con ulteriori sanzioni".

02:51 - L'istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv, sede di un reattore nucleare sperimentale, è stato colpito in un raid russo. L'Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare dell'Ucraina - riporta il Kyiv Independent - ha annunciato che la struttura è stata colpita, danneggiando l'esterno e forse numerosi laboratori in tutto l'edificio.

02:23 - Il direttore generale dell'agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi ha reso noto che l'organismo ha "programmato ispezioni fisiche" nei siti nucleari ucraini. Lo riferisce la Bbc, aggiungendo che l'Ucraina ha comunicato all'Aiea di aver perso le comunicazioni con la centrale di Chernobyl. Grossi ha aggiunto che l'Aiea non è ancora stata in grado di confermare i rapporti secondo cui le linee elettriche della centrale di Chernobyl sarebbero state riparate, il giorno dopo la perdita degli alimentatori esterni.

00:37 - La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per discutere le "attività biologiche militari americane in Ucraina". Lo afferma Dmitry Polyanskiy, della missione permanente russa all'Onu.

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