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Johnson: 'Kharkiv come Sarajevo'

Il mondo condanna gli attacchi russi. Premier Gb: 'atrocità contro civili'. Erdogan: 'Lavoriamo per il cessate il fuoco'. Kiev chiede la mediazione dlela Cina per il cessate il fuoco

 Il premier britannico Boris Johnson ha detto, parlando dall'Estonia, che i raid russi sulla città di Kharkiv in Ucraina sono "assolutamente disgustosi" e ricordano alcuni degli attacchi a Sarajevo nella guerra in Bosnia. E ha aggiunto: "Sembra proprio un'atrocità commessa deliberatamente contro un centro civile". 
  "Il Regno Unito non combatterà contro le forze russe in Ucraina". Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson parlando nella base militare di Tapa, in Estonia, con dietro i carri armati britannici del contingente Nato a difesa del confine con la Russia e avendo vicini la prima ministra dello Stato baltico, Kaja Kallas, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.  

 "La Russia ritiri le truppe e torni al dialogo". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a Berlino a margine di una bilaterale col premier lussemburghese Xavier Bettel. Scholz ha ribadito che la guerra di Putin "segna un svolta epocale per l'Europa e l'Occidente" e "rappresenta una eclatante rottura del diritto internazionale"." "Noi siamo saldamente al fianco dell'Ucraina e offriamo anche aiuto in beni militari", ha aggiunto. La Russia debve fermare subito questo "bagno di sangue" ha detto il cancelliere tedesco dove è parso molto turbato, insieme al premier del Lussemburgo Xavier Vettel. Nel corso dell'incontro ha detto di aspettarsi un'escalation della guerra in Ucraina, "andiamo verso una fase molto drammatica", ha spiegato.  "Ho grande fiducia in Germania e in Francia, per la ripresa del dialogo. Dobbiamo cercare di arrivare a una tregua per poter parlare". Lo ha detto il premier del Lussemburgo a Berlino.

LA DIRETTA DELL'ASSEMBLEA DELL'ONU

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