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Gb evoca piano di Mosca per insediare un filorusso a Kiev

Gb evoca piano di Mosca per insediare un filorusso a Kiev

Usa, 'preoccupati'. Cremlino, 'Londra smetta di dire assurdità'

LONDRA, 23 gennaio 2022, 14:01

Redazione ANSA

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© ANSA/AFP

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Il Foreign Office lancia il sospetto che il Cremlino stia non solo valutando un'incursione militare in Ucraina, ma anche "un'invasione e un'occupazione" in piena regola per "installare" al governo di Kiev "una leadership filorussa". Lo si legge in un comunicato nel quale si addita come futuro "potenziale candidato" premier di Mosca nella vicina repubblica ex sovietica "l'ex deputato ucraino Yevhen Murayev".

Il ministero degli Esteri britannico sostiene inoltre di avere "informazioni" relative a contatti fra i servizi d'intelligence di Mosca e altre quattro personalità politiche di Kiev: l'ex primo ministro Mykola Azarov, gli ex vicepremier Serhiy Arbuzov e Andriy Kluyev, nonché l'ex vicecapo del Consiglio di sicurezza nazionale Vladimir Sivkovich, tutti in sella sotto la presidenza considerata filo-russa di Viktor Yanukovich, deposto nel 2014.

L'amministrazione Biden definisce "preoccupanti" le accuse mosse da Londra al Cremlino.

In nottata la secca replica di Mosca, che ha respinto come "assurdità" le accuse di Londra. "Chiediamo al Ministero degli Esteri di smetterla di diffondere assurdità", ha twittato il ministero degli Esteri russo.

Intanto gli Usa hanno inviato un nuovo carico di aiuti militari all'Ucraina, tra cui munizioni, nel timore di una invasione militare russa. Un aereo cargo statunitense è atterrato la notte scorsa a Kiev con 90 tonnellate di materiali: lo ha annunciato l'ambasciate statunitense in Ucraina su Twitter, citata dalla Tass. "Il primo carico per l'assistenza all'Ucraina recentemente deciso dal presidente Biden è arrivato stasera. Il carico include circa 90 tonnellate di materiali letali, tra cui munizioni per i difensori dell'Ucraina in prima linea", scrive l'ambasciata, ricordando che lo scorso anno gli Usa hanno fornito aiuti militari per oltre 650 milioni di dollari.

Gli Stati baltici hanno annunciato l'invio di missili anticarro e antiaerei in Ucraina, dopo che gli Stati Uniti avevano approvato la loro richiesta di trasferire armi americane, nell'ambito della minaccia di un'offensiva militare russa

La Russia da parte sua ha avvertito che ci saranno "le conseguenze più gravi" se gli Stati Uniti continueranno a ignorare le sue "legittime preoccupazioni" di sicurezza sul rafforzamento militare di Usa e Nato in Ucraina e alle frontiere russe. Lo afferma in una nota il ministero degli Esteri di Mosca.

Mosca deve fornire le prove che non intende invadere l'Ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken al ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, secondo quanto riportato dallo stesso Blinken al termine dei colloqui "franchi e sostanziali" a Ginevra. Gli Stati Uniti reagiranno "a qualsiasi aggressione da parte della Russia anche non militare", ha sottolineato il capo della diplomazia americana, confermando che gli Usa sono d'accordo per fornire delle "idee" sotto forma di risposte scritte a Mosca la prossima settimana.

Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha dichiarato che un nuovo contatto con il segretario di Stato Usa Antony Blinken è possibile dopo che Washington avrà risposto alle richieste di Mosca. Lo riporta la Tass. "Siamo in attesa di una risposta ufficiale alle nostre proposte, dopo di che prevediamo un altro contatto al nostro livello", ha detto Lavrov dopo l'incontro con Blinken a Ginevra sullo sfondo delle tensioni attorno all'Ucraina.

WASHINGTON - Gli Stati Uniti starebbero valutando se evacuare i membri delle famiglie del personale diplomatico in Ucraina, una decisione che testimonia la preoccupazione per il dispiegamento ai confini di oltre 100 mila soldati russi. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando fonti dell'amministrazione Usa. Il piano prevede anche che lo staff non essenziale delle sedi diplomatiche possa lasciare il Paese volontariamente. L'annuncio dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

MOSCA - Prime dell'inizio dei colloqui, la Russia aveva chiesto il ritiro delle truppe Nato dalla Romania e dalla Bulgaria, nell'ambito di un trattato per la de-escalation della crisi ucraina. "Non c'è ambiguità - spiega il ministero degli Esteri russo Serghiei Lavrov - si tratta del ritiro delle forze straniere, degli equipaggiamenti e degli armamenti, al fine di tornare alla situazione del 1997 in quei Paesi che all'epoca non erano membri della Nato. E' il caso della Romania e della Bulgaria".

SOFIA - "La Bulgaria è un Paese sovrano, che da tempo ha deciso di diventare membro della Nato. E come tali, decidiamo da soli come organizzare la difesa del nostro Paese in coordinamento con i nostri partner", ha detto il premier bulgaro Kiril Petkov, rispedendo al mittente la pretesa di Mosca che chiede il ritiro delle truppe Nato da Bulgaria e Romania nell'ambito di un accordo di de-escalation sulla crisi in Ucraina.

BRUXELLES - La Nato ha respinto la richiesta russa di ritirare le truppe dai membri orientali Bulgaria e Romania. "La Nato non rinuncerà alla nostra capacità di proteggerci e difenderci a vicenda, anche con la presenza di truppe nella parte orientale dell'Alleanza. Le richieste della Russia creerebbero membri della Nato di prima e seconda classe, che non possiamo accettare", ha detto la portavoce Oana Lungescu.

KIEV - Mentre l'Ucraina ha accusato la Russia di aver aumentato le forniture di armi ed equipaggiamenti militari ai separatisti filorussi.

GINEVRA - Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, all'inizio dell'incontro a Ginevra con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, ha dichiarato di non aspettarsi una svolta dai colloqui di oggi sullo sfondo delle tensioni attorno all'Ucraina ma di aspettarsi delle risposte alle "garanzie di sicurezza" chieste da Mosca. Lo riporta la Tass. "Durante la sua visita in Europa, in una delle sue recenti dichiarazioni lei ha menzionato il fatto che non vi aspettate una svolta da questo incontro, neanche noi ci aspettiamo una svolta da questo incontro ma ci aspettiamo risposte alle nostre proposte", ha detto Lavrov secondo la Tass.

Gli Stati Uniti stanno ancora cercando una "soluzione diplomatica" sull'Ucraina, ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken al ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov nel loro incontro a Ginevra, assicurando tuttavia "una risposta rapida e forte" nel caso di un'invasione da parte di Mosca.

AMSTERDAM - Il governo olandese, intanto, si mostra "aperto" al sostegno militare difensivo all'Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Wopke Hoekstra in parlamento. Secondo Hoekstra, Kiev ha chiesto ieri ai Paesi Bassi assistenza per le armi. La maggioranza parlamentare sostiene la richiesta. Hoekstra ha sottolineato che il governo "considererà esplicitamente il contesto attuale". In precedenza i Paesi Bassi erano contrari agli aiuti militari all'Ucraina. Ma la situazione è cambiata, ha detto il ministro. I Paesi Bassi sarebbero "aperti" anche alla fornitura di armi attraverso la Nato, se vi fosse una richiesta in tal senso.
    
   

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