Una collisione senza conseguenze
fatali, avvenuta verso fine 2020 nel Nord Atlantico in acque
internazionali fra una nave militare britannica e un sottomarino
russo a propulsione nucleare della classe 'hunter-killer', è
stato svelato ieri dai media del Regno Unito e confermato oggi
dal ministero della Difesa di Londra.
Protagonisti ne furono la Northumberland, fregata della Royal
Navy, e un'unità sconosciuta della marina di Mosca che la prima
stava cercando d'intercettare e allontanare a nord della Scozia.
Secondo la ricostruzione fatta da Londra dell'episodio - in
parte ripreso da una troupe televisiva impegnata all'epoca a
girare un documentario in immagini mostrate ora da un programma
di Channel 5 - la nave di Sua Maestà era entrata in azione dopo
che un elicottero aveva individuato il periscopio del
sommergibile, affiorato nella zona, e dopo che quest'ultimo
s'era ri-inabissato. Per tentare l'inseguimento la
Northumberland aveva messo in mare un idrofono, sonar dall'udito
sottomarino sensibile in forma di tubo che si allunga dietro la
nave per centinaia di metri, ma era stata costretta a desistere
quando l'attrezzatura a strascico era stata infine urtata e
danneggiata dal vascello russo; e a rientrare in una base
scozzese per riparazioni.
Il ministero della Difesa ha precisato d'ignorare se il
sottomarino di Mosca, rapidamente dileguatosi, abbia subito a
sua volta danni e quali. Mentre ha definito "improbabile"
l'ipotesi che l'urto - traumatico e pericoloso anche per
l'equipaggio del sommergibile stesso, in teoria - possa essere
stato deliberato.
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