La filiale francese di Ikea e uno dei suoi ex presidenti sono stati condannati oggi a un milione di euro di multa e a pene detentive con la condizionale per aver fatto spiare diverse centinaia di dipendenti fra il 2009 e il 2012.
Il tribunale di Versailles li ha riconosciuti colpevoli di "ricettazione di dati personali in modo fraudolento", condannandoli però a pene meno pesanti di quelle richieste dall'accusa, escludendo in particolare l'imputazione più grave, la "sorveglianza di massa".