Rumore di spari è stato sentito durante una manifestazione dell'opposizione a Mogadiscio, in Somalia, dove è stato dispiegato un ingente numero di forze di polizia. Lo riferiscono testimoni.
La marcia è stata organizzata per protestare per il rinvio delle elezioni. Non è chiaro chi abbia aperto il fuoco ma secondo il testimone Yusuf Mohamed c'è stato "uno forte scambio di colpi" tra le forze di sicurezza e le guardie armate a protezione dei manifestanti.
L'Onu ha espresso "profonda preoccupazione" per gli scontri di oggi in Somalia tra opposizione e forze di sicurezza, chiedendo "calma e moderazione di tutte le parti coinvolte" e sollecitando il dialogo. "L'Onu in Somalia rileva che gli scontri a Mogadiscio sottolineano l'urgente necessità che il governo federale e i leader degli Stati membri federali si riuniscano per raggiungere un accordo politico sull'applicazione del modello elettorale del 17 settembre", ha twittato l'Organizzazione delle nazioni unite, che con l'Unione africana (Ua) ha esortato i leader somali a riprendere i colloqui per risolvere l'impasse elettorale. Il presidente della Commissione dell'Ua, Moussa Faki Mahamat, e il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, hanno chiesto in una nota congiunta "uno spirito di compromesso".