(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Solo il mese scorso a migliaia si
erano messi in fila, nella città di Kegalle, a nordovest di
Colombo in Sri Lanka, per ottenere una dose della 'pozione' che,
a detta anche della ministra della Sanità che la aveva
pubblicamente assunta, proteggeva dal covid. Oggi la notizia che
la stessa responsabile della Sanità, Pavithra Wanniarachchi, è
risultata positiva al covid-19 dopo due test ed è in isolamento.
Eppure la comunità scientifica aveva messo in guardia dalla
somministrazione di quel prodotto presentato come antidoto al
covid: uno sciroppo a base di miele e noce moscata, preparato -
avevano detto ai media locali i suoi produttori - seguendo
indicazioni di natura divina, cioè quelle che la dea hindù Kaali
aveva dettato apparendo in sogno ad uno di loro.
Una ricetta per salvare l'umanità dal coronavirus, senza basi
scientifiche però, ma che persino la ministra della Sanità aveva
abbracciato, ignara che sarebbe stata proprio lei a provarne
l'inefficacia,
In Sri Lanka non è inusuale che la popolazione ricorra alla
'stregoneria' per curarsi e per questo il fatto che la ministra
della Sanità in persona avesse davanti alle telecamere assunto
quel rimedio artigianale ma di ispirazione divina non aveva
fatto più di tanto clamore. Adesso però, dopo il contagio della
ministra, il presidente Gotabaya Rajapaksa sembra essere corso
ai ripari: ha annunciato che il paese riceverà dall'India le
prime dosi del vaccino AstraZeneca il prossimo martedì 27
gennaio. Sono dosi che l'India per il momento mette a
disposizione gratis, mentre il governo ha avviato le trattative
per un accordo di acquisto del medicinale, dalla stessa India ma
anche Cina e Russia, per lanciare una campagna di vaccinazione a
partire dalla metà di febbraio. (ANSA).