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Corornavirus. l'Europa torna a chiudersi, la Spagna chiude le discoteche

Fuga dalla Francia dopo l'annuncio della quarantena in Gran Bretagna

L''Europa torna a chiudere le sue frontiere interne per difendersi dall'impennata di casi di coronavirus in alcuni Paesi e, nonostante l'appello di qualche giorno fa della Commissione Ue ad evitare azioni non coordinate, è già anarchia. Nel mirino delle nuove misure attuate da alcuni Paesi ci sono la Francia e la Spagna, dove nelle ultime settimane sono aumentati i contagi da Covid-19 ma anche Croazia, Grecia e Malta. Tutti luoghi presi d'assalto da quei turisti europei che hanno deciso di sfidare la pandemia e di trascorrere le vacanze lontano da casa. Tra le prime mete c'è la Spagna che nelle ultime 24 ore ha registrato 3.000 nuovi casi di Covid-19. E proprio sul turismo, settore fondamentale per l'economia spagnola, il governo di Madrid è stato costretto a imporre un giro di vite con la decisione di chiudere di discoteche e club nel tentativo di mettere un freno alle follie notturne. Vietato anche il fumo per strada se non può essere rispettata la distanza di 2 metri. In tutto 11 nuove norme annunciate dal ministro della salute Salvador Illa che ha anche raccomandato agli spagnoli di limitare gli incontri ad un massimo di 10 persone e di fare test frequenti nei centri sociali e sanitari. Intanto dopo Gran Bretagna e Italia, anche la Germania ha inserito la Spagna fra le zone a rischio, ad eccezione delle Canarie. La decisione comporta per i tedeschi che rientrano dalla vacanze il test e la quarantena fino al risultato. La Germania dal canto suo deve affrontare il numero più alto di contagi dal primo maggio, 1.449, e l'allerta nelle scuole. Dopo il caso di Berlino, a due giorni dalla riapertura 12 istituti in Nordreno-Vestfalia risultano colpiti dal coronavirus. Due hanno già dovuto richiudere i battenti, mentre nelle altre dieci scuole sono state previste chiusure parziali, con gruppi e classi in quarantena. L'altro osservato speciale è la Francia che il governo britannico ha inserito nella lista dei Paesi a rischio imponendo a chi rientra due settimane in quarantena. Un provvedimento che ha irritato Parigi - il ministro agli Affari europei ha promesso a Londra "reciprocità" - e scatenato il caos nei trasporti.

   La prefettura di Parigi ha deciso di vietare i raduni di oltre 10 persone qualora non siano garantite adeguate protezioni o distanziamento. L'obbligo di indossare la mascherina è stato intanto esteso ad altri quartieri. "L'obbligo di indossare una maschera protettiva, già in vigore in diversi luoghi della capitale - precisa la Prefettura di Parigi -, sarà esteso a partire da sabato alle otto (06:00 GMT) a una parte degli Champs-Elysées e al quartiere dei musei del Louvre in particolare". Inoltre, "se la situazione epidemiologica dovesse nuovamente deteriorarsi, indossare una mascherina potrebbe diventare obbligatorio in tutta la capitale", ha precisato la prefettura. Da lunedì scorso la mascherina è stata resa obbligatoria in alcune zone di Parigi, compresi alcuni tratti del lungo Senna dopo una ripresa dei contagi. "Il tasso di positività si attesta oggi al 4,14% a Parigi e al 3,6% nell'Ile-de-France (regione di Parigi) contro il 2,4% della media nazionale", afferma la prefettura. La fascia di età tra i 15 e i 45 anni è quella attualmente più colpita, ma anche le altre non vengono risparmiate. Dove la maschera non è obbligatoria, si consiglia di indossarla in presenza di molte persone. Inoltre, nei bar, ristoranti e terrazze saranno rafforzati i controlli per garantire il rispetto delle protezioni e del distanziamento. In caso di mancato rispetto di queste regole, i locali potranno subire la chiusura amministrativa. Verranno inoltre intensificati i controlli sui mezzi pubblici.

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