Il piano verso una Fase 2 dell'emergenza coronavirus nel Regno Unito punta a una "cauta e graduale" riapertura della società e dell'economia, ma si limita per ora alle "prime modifiche prudenti" soggette "come sempre al buonsenso del popolo britannico", con tappe successive condizionate alla verifica di 5 premesse fra cui il calo dei contagi e l'incremento dei test. Lo ha detto il premier Tory, Boris Johnson, alla Camera dei comuni, ammettendo "il tragico" bilancio di vite perdute nel Regno, ma rivendicando lo sforzo fatto e "la catastrofe evitata" che si sarebbe potuta verificare se gli ospedali fossero stati "sovraffollati" di ricoveri.
Johnson ha insistito sul nuovo slogan "stay alert" (state in allerta), mentre ha assicurato che la situazione sarà monitorata costantemente e che il piano potrà essere rallentato - con misure radicali reintrodotte - in caso di un nuovo innalzamento dei contagi e di rischi di un secondo picco. Ha inoltre detto che le differenze sul lockdown fra Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord sono lievi e "devono essere a corto termine".