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Migranti: Ue, Sophia continua lotta a trafficanti, è un successo

L'ammiraglio Credendino: 'Senza le navi militari rischio che arrivino non solo migranti in Ue'. Il commissario Avramopoulos: 'Ritiro della nave era stato pianificato'

"L'Operazione Sophia è un successo, continua a dare risultati e gli Stati membri hanno sempre concordato su questo punto. Per questo motivo pensiamo che dovrebbe proseguire. Ma la decisione è degli Stati membri, che forniscono i mezzi, e che ne discuteranno fino a fine marzo (quando scadrà il rollover tecnico, ndr). Abbiamo bisogno di questi mezzi per adempiere agli obiettivi della missione": così un portavoce della Commissione Ue a chi chiede spiegazioni dopo la denuncia del ministro della Difesa tedesco Ursula von der Leyen, che ha chiesto un "chiarimento politico". "L'Operazione Sophia continua ad applicare in pieno il suo mandato - ha proseguito il portavoce -, è avvenuto così nei mesi passati, ed è ancora così. Il mandato è molto chiaro, ed il suo compito principale è quello di lottare contro i trafficanti esseri umani, e questo sforzo è ancora in corso".

Il ministro spiega che la Germania resta nella missione ma finché non ci sarà quel chiarimento ritira le sue navi dalla missione. La politica cristianodemocratica denuncia che da mesi l'Italia ha ordinato alle navi tedesche di ritirarsi "negli angoli più remoti del Mediterraneo" dove la Marina tedesca non riesce più ad assolvere alle sue principali missioni. "L'Italia - afferma - ha il comando della missione e ha deciso così". Il motivo? "So soltanto che lì non ci sono flussi di migranti né c'è traffico di esseri umani. In sostanza siamo costretti a rimanere in una posizione di attesa. E ormai da moltissimi mesi. L'ultima volta che siamo riusciti a prendere dei profughi in mare risale ad aprile. Perciò chiediamo che questa partita venga chiarita a Bruxelles. Per noi è molto importante che i ministri dell'Interno chiariscano questo punto. Se si scioglie questo nodo, in dieci giorni la nostra nave può tornare lì".

Resta alta la tensione sulla missione navale dell'Unione Europea Sophia dopo l'ultimatum dell'Ue all'Italia
. "Sapete qual è la percentuale di immigrati portati in Italia dalla missione internazionale #Sophia sottoscritta da Renzi nel 2015? 100%. Questo è il grande contributo fornito all'interesse nazionale dal Pd. Qualcuno ritiene di far venire meno la missione? Ce ne faremo una ragione", scrive in un tweet Matteo Salvini, il quale aveva specificato che dal luglio 2015 a dicembre 2018 erano giunti in Italia, con Sophia, 43.327 migranti.

Ieri la Germania ha annunciato e poi ritrattato in parte la sua decisione di sospendere la partecipazione alla missione in risposta alla politica dell'Italia. Il nostro Paese chiede la modifica dello scopo della missione stessa. 

Berlino, manderemo le navi se Sophia contrasterà la tratta

"Con la nostra presenza garantiamo la sicurezza di un'area di interesse strategico non solo per l'Europa ma soprattutto per l'Italia, che è in prima linea", dice il comandante dell'operazione Sophia, Enrico Credendino, parlando delle conseguenze dell'eventuale mancato rinnovo dell'operazione. Rischio infiltrazioni terroristiche? "Non è provato al momento, è chiaro che senza le navi militari aumenta il rischio che arrivino non solo i migranti, ma qualcos'altro sul territorio europeo".

"La missione Sophia ha senz'altro contribuito, anche grazie all'addestramento della guardia costiera e della marina libica, alla riduzione dei flussi migratori, dell'87% l'anno scorso rispetto all'anno precedente, del numero dei morti in mare, che nel 2016 sono stati oltre 4.500 mentre nel 2018 1.305, ma ha anche contribuito ad aumentare la sicurezza nel Mediterraneo contrastando la rete criminale". Lo ha precisato l'ammiraglio Enrico Credendino, comandante di Eunavfor Med Sophia, a margine del forum sulle migrazioni Shade Med, organizzato dal comando dell'operazione. I migranti soccorsi e fatti sbarcare in Italia? L'ammiraglio precisa che "nel mandato di Sophia non c'è il soccorso, che è invece un obbligo internazionale, e viene fatto da tutte le navi che sono in mare. Se c'è un'esigenza nessuno si può tirare indietro. Io ho impiegato le navi non per fare i soccorsi ma per i compiti assegnati a Sophia. Poi ho soccorso 45mila migranti, che sono il 9% del totale dei soccorsi, perché eravamo in zona. Ma se Sophia avesse avuto nel suo mandato il soccorso ne avrebbe soccorso 500mila, non 45mila". 

Da Davos interviene il premier Conte."Noi ci stiamo battendo da mesi, nessuno vuole realmente pervenire a sforzi comuni per un meccanismo realmente europeo". Conte ha aggiunto "benissimo, allora diciamocelo, a quel punto ognuno persegue interessi nazionali, noi in Italia stiamo facendo da soli e la nostra politica, come vedete con gli sbarchi, sta raggiungendo dei risultati"

Sulla missione va dunque fatta chiarezza. "La missione Sophia, firmata dal governo Renzi, deve continuare ma se gli altri Paesi del Mediterraneo aprono i porti. Iniziamo a portare i migranti a Marsiglia". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a L'aria che tira su La7 ribadendo l'attacco alla Francia che "stampa moneta e la dà a 200 milioni di cittadini africani. Ce l'abbiamo con il governo Macron che ci fa la morale sui migranti", ma di fatto - ha detto - poi li spinge verso l'Italia.

"L'operazione Sophia è stata ed è ancora un'eccellenza della politica di difesa europea. Ha contrastato il traffico di esseri umani nel Mediterraneo fino quasi a fermarlo del tutto, addestrato la guardia costiera libica, e salvato vite. Sophia ha portato tutta l'Ue nel Mediterraneo, dove l'Italia era sola prima del 2015. Se oggi l'Italia, che ha il comando e il quartier generale dell'operazione, non vuole più Sophia, siamo pronti a chiuderla". Lo riferiscono fonti vicine alla Mogherini.

"La missione navale Sophia ha come ragione di vita che tutti gli immigrati soccorsi vengano fatti sbarcare solo in Italia. Accordo geniale sottoscritto dal Governo Renzi, non so in cambio di cosa. O cambiano le regole o finisce la missione". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini intervenendo a "Radio Anch'io". Anche il ministro della difesa Elisabetta Trenta precisa: "Vogliamo che Sophia resti operativa, ma a patto che cambino le regole".

La missione Sophia è interesse nazionale e "va conservata, si può modificare, si può rafforzare ma bisogna costringere tutti i paesi europei ad essere parte di un'azione contro l'immigrazione. Deve esserci più solidarietà da parte degli altri Paesi dell'Ue". Lo afferma il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. "L'immigrazione non è una questione che riguarda solo il sud e non è neanche una questione che riguarda solo la Germania quando si tratta dei profughi siriani", aggiunge Tajani.

Il commissario Ue alla Migrazione Dimitris Avramopoulos getta acqua sul fuoco. "Voglio essere molto chiaro, non c'è alcuna questione di sospensione della Germania della missione Sophia, il ritiro della nave era stato pianificato di routine per il febbraio di quest'anno. Sta alla Germania decidere come impiegare i propri mezzi. Berlino continuerà a partecipare, non ci sono indicazioni che non renderà disponibili i suoi mezzi in futuro". Non tarda la risposta della Germania per bocca del portavoce di Angela Merkel. "Il governo tedesco s'impegna al livello europeo perché la missione Sophia possa andare avanti"

"Ne abbiamo parlato ora con i tedeschi: la Germania non si ritira dall'operazione", "rimane uno dei partner e dei contributori principali": lo precisa l'ammiraglio Enrico Credendino, comandante dell'operazione Eunavfor Med Sophia. "La nave che doveva arrivare il 6 febbraio - spiega - è stata designata, rimarrà in Germania pronta a muovere in due settimane, in attesa che si chiarisca la situazione dei porti di sbarco e il futuro dell'operazione". 


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