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Parigi blindata, tafferugli e lacrimogeni sugli Champs-Elysees

Quarta manifestazione dei Gilet gialli, oltre 200 arresti

 

Scontri, auto e cassonetti in fiamme, negozi saccheggiati: si ripete il copione a Parigi per la 4/a mobilitazione dei gilet gialli. Sono 31.000 i manifestanti scesi in piazza in Francia secondo cifre comunicate dal ministero dell'Interno. Oltre 700 sono le persone fermate, ha precisato il sottosegretario Laurent Nunez intervistato da France 2, 335 dei quali a Parigi.

I gilet gialli hanno anche bloccato per diverse ore la frontiera franco-italiana di Ventimiglia, fermando tutti i mezzi in entrata e in uscita dal territorio italiano.

Agli Champs-Elysees intanto sono 8.000 i manifestanti, che hanno saccheggiato un negozio di abbigliamento e una brasserie, lanciando poi sassi in direzione di un centro commerciale. Si sono erette le prime barricate e un cassonetto è stato incendiato. La polizia ha risposto con i gas lacrimogeni. Nelle prime file dei casseur, manifestanti fanno il gesto della 'quenelle', il gesto varato dal controverso comico Dieudonné e ispirato al saluto nazista.

Dopo le 14 sono comparsi i primi gruppi di casseur nella manifestazione dei gilet gialli a Parigi. E' accaduto nell'8/o arrondissement, vicino a boulevard
de Courcelles, dove alcune auto sono in fiamme e si riproducono le scene di vandalismo e saccheggio delle settimane scorse.

In precedenza, tafferugli, con cariche della polizia e lancio di oggetti da parte di manifestanti, si sono registrati nella zona dell'Arco di Trionfo, dove erano un migliaio i gilet gialli. Gas lacrimogeni sono stati lanciati dalla polizia nella rue Arsene Houssaye, adiacente agli Champs-Elysees. I gas sono stati lanciati per disperdere la folla che premeva pericolosamente contro una grata di ferro che impedisce di accedere alle strade adiacenti all'Eliseo. La pressione dei gilet gialli stava salendo, i gas lanciati hanno permesso la dispersione della folla in qualche minuto e senza incidenti. Un corteo di gilet gialli nella zona dell'Opera si è ripetutamente scontrato con la polizia a Boulevard des Italiens.  

La portavoce della polizia, Camille Chaize, ha fatto sapere che ad alcune delle persone perquisite, e poi fermate, sono state sequestrate "armi, bottiglie Molotov e spranghe di ferro".

I gilet gialli hanno anche bloccato la frontiera franco-italiana di Ventimiglia. Bloccati tutti i mezzi in entrata e in uscita dal territorio italiano. A ora si è formata una coda di circa sei km.  

Allarme Eliseo: da gilet gialli tentativo di golpe, 'chiudano i negozi sugli Champs-Elysees'. 

Per Benoit Hamon, ex candidato socialista alle presidenziali e ora leader di Generation-S, "questa non è la Repubblica. La gioventù francese umiliata. Ma cosa cerca il potere se non la rabbia?". La ex ministra ecologista Cecile Duflot ha twittato: "semplicemente intollerabile". "Mi rendo conto della forza delle immagini - è invece la reazione della ministra della Difesa, Florence Parly - ma bisogna anche guardarle con distacco, prospettiva, bisogna capire i motivi per cui i poliziotti sono dovuti intervenire. Ci sono state molte violenze, durante le quali gli studenti stessi si sono messi in pericolo con le loro stesse azioni".

Fermati 700 studenti

Macron parlerà soltanto la settimana prossima - Emmanuel Macron si rivolgerà ai francesi sulla crisi dei gilet gialli "all'inizio della settimana prossima": lo ha annunciato il presidente dell'Assemblea nazionale, Richard Ferrand, precisando che il capo dello stato "non vuole gettare olio sul fuoco" alla vigilia della temutissima quarta manifestazione di protesta a Parigi. Secondo informazioni diffuse in queste ore dai media francesi, Macron viene descritto dalle persone a lui più vicine come "molto preoccupato" e segue da vicino la situazione della sicurezza domani nella capitale. In questi ultimi giorni il capo dello Stato parla molto con i prefetti e dirigenti locali per avere il loro parere, ma anche con i vertici della sicurezza dello stato. Fra i diversi scenari immaginati dai politologi francesi, il più probabile è quello dell'annuncio di un rimpasto di governo.

 

 

Una città deserta, blindata, senza auto, con pochissime persone in giro, negozi chiusi e vetrine blindate con serrande di ferro o protezioni di legno inchiodate alle pareti. Questo il panorama che si presenta oggi a Parigi per la 4/a manifestazione dei gilet gialli.

I gilet gialli hanno anche bloccato la frontiera franco-italiana di Ventimiglia. Bloccati tutti i mezzi in entrata e in uscita dal territorio italiano. A ora si è formata una coda di circa sei km.

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