Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. Europa
  4. Merkel all'Eliseo, bilaterale con Macron prima del vertice sui migranti

Merkel all'Eliseo, bilaterale con Macron prima del vertice sui migranti

Summit con leader di Italia, Spagna, Ciad, Niger e Libia

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, è giunta al Palazzo dell''Eliseo per il vertice di Parigi. Al suo arrivo, la leader di Berlino è stata accolta dall'abbraccio del presidente francese Emmanuel Macron con cui ha ora in programma un incontro bilaterale prima del summit con gli altri leader di Italia, Spagna, Ciad, Niger e Libia.

Oltre che sul contrasto al traffico di essere umani e sul codice di condotta imposto alle Ong che operano nel Mediterraneo, la riunione voluta dal presidente Macron mette l'accento su un'altra delle linee guida italiane: l'aiuto concreto ai Paesi di origine dei flussi. Non è un caso quindi che siano stati invitati alla prima sessione del quadrangolare di fine agosto anche il presidente del Niger Mahamadou Issoufou e il presidente del Ciad Idriss Deby Itno.

"Il progetto italiano di cooperazione con 14 comunità locali sulle rotte migratorie in Libia è molto opportuno", si legge nel documento del vertice che l'ANSA ha anticipato. Ma non solo. L'endorsement alla svolta italiana sul comportamento delle navi delle Ong che setacciano il basso Mediterraneo è senza ombre: "Il salvataggio in mare resta una priorità. Germania, Francia, Spagna e l'Alto rappresentante Ue si felicitano - si legge nel documento - per le misure prese dall'Italia nel pieno rispetto del diritto internazionale. Il codice di condotta in materia di salvataggi in mare è un passo avanti positivo che consente di migliorare coordinamento e efficacia dei salvataggi. I capi di Stato e di governo chiedono a tutte le Ong che operano in zona di firmare il codice e di rispettarlo". Un successo per il Governo e per il ministro degli Interni Minniti che proprio ieri ha perfezionato a Roma un importante accordo con quattordici sindaci libici, che in cambio di aiuti si sono impegnati a frenare gli sbarchi. Il Viminale considera centrale il rapporto coi sindaci libici, soggetti di notevole peso in quella realtà, ognuno dei quali si è impegnato a presentare un progetto che "deve decollare a settembre", ha chiesto Minniti.

L'accordo con la Libia permetterà al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, di presentarsi al presidente francese Emmanuel Macron, alla cancelliera Angela Merkel e al premier spagnolo Mariano Rajoy con qualcosa di concreto. Se il documento sottolinea la volontà di Germania, Spagna e Francia "a continuare a sostenere l'Italia, in particolare intensificando i ricollocamenti e fornendo il personale necessario a Frontex e all'Ufficio europeo che si occupa della materia dell'asilo", oggi è intervenuta con estrema chiarezza anche la cancelliera tedesca Angela Merkel. "Tutti in Europa devono accettare che il vecchio sistema-Dublino non è sostenibile. Non può essere che Grecia e Italia debbano sopportare da sole tutto il carico, soltanto a causa del fatto che la loro posizione geografica è tale che i profughi arrivano da loro", ha detto in una intervista alla Welt am Sonntag. "Per questo i profughi vanno distribuiti in modo solidale". Resta da vedere cosa ne pensino i Paesi del nord dell'Unione, a partire dall'Austria. E soprattutto quanto i Paesi del Gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia) prenderanno sul serio queste affermazioni dopo che da mesi denunciano "il ricatto e il diktat" della Ue verso di loro sul tema della politica migratoria comune.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie