Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha telefonato ai genitori di Giulio Regeni, rinnovando loro la sua personale vicinanza e di tutto il Governo. Nella telefonata - fa sapere la Farnesina - il ministro ha fatto riferimento alle valutazioni della Procura di Roma, definendo utili e proficui i colloqui odierni con il procuratore generale egiziano. Gentiloni ha anche auspicato che questi segnali positivi possano consolidarsi e tradursi nelle prossime settimane in un comune impegno nella ricerca della verità su Giulio.
Si è concluso "con un rinnovato impegno da parte dei due uffici a proseguire nello scambio di atti e informazioni al fine di pervenire all'obiettivo comune e cioè accertare la verità sulla morte di Giulio Regeni". E' quanto affermano in una nota congiunta il procuratore generale dell'Egitto, Nabeel Sadek, e il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, che per due giorni si sono incontrati a Roma per fare il punto sulle indagini per la morte del ricercatore italiano.
Il procuratore generale dell'Egitto, Nabeel Sadek, ha espresso la disponibilità ad incontrare a breve i genitori di Regeni. In particolare Sadek "ha espresso la sua disponibilità ad incontrare i genitori per manifestare anche a loro l'impegno e la volontà di giungere alla scoperta e alla punizione dei colpevoli di un così grave delitto".
La famiglia Regeni ha confermato "la volontà già espressa alla procura italiana e al ministro Gentiloni di incontrare a breve i procuratori egiziani che stanno indagando sul sequestro, le torture e l'omicidio del loro figlio Giulio". Il 9 settembre il procuratore generale dell'Egitto, Nabeel Sadek, aveva espresso a Roma la propria volontà di incontrare i genitori di Giulio Regeni.
La polizia egiziana indagò su Giulio Regeni: è quanto emerge dall'incontro a Roma tra magistrati. Nella nota congiunta si afferma che il Procuratore Generale d'Egitto ha riferito "di aver accertato che la Polizia del Cairo, in data 7 gennaio 2016, ha ricevuto dal Capo del sindacato indipendente dei rivenditori ambulanti un esposto su Giulio Regeni a seguito del quale la Polizia ha eseguito accertamenti sull'attività dello stesso. All'esito delle verifiche "durate tre giorni, non è stata riscontrata alcuna attività di interesse per la sicurezza nazionale e, quindi, sono cessati gli accertamenti".