Il 'Dulce de leche', la crema di latte e zucchero inventata un secolo fa in Argentina, da un anno e mezzo è sbarcata a Santa Marta. Si dice che sia uno dei dolci preferiti da papa Francesco e, assieme al Mate, forse è uno dei sapori che lo riporta a casa. Ma come si prepara? Come dosare gli ingredienti giusti? Una giovane guardia svizzera, David Geisser, cuoco professionista, ha messo nero su bianco le ricette più care in Vaticano.
E allora nel libro realizzato dalla guardia pontificia svizzera c'è addirittura un menù completo dedicato a Bergoglio. Prima del dolce le 'empanadas' ai peperoni e la 'Colita de cuadril'.
C'è anche un menù bavarese, dedicato al Papa Emerito e uno polacco per ricordare Wojtyla. Per chi volesse ricordare a tavola San Giovanni Paolo II, la guardia svizzera svela la ricetta dei 'Pierogi', i ravioli polacchi ai quali Cracovia dedica addirittura un festival. E proprio anche i menù a base di tortellini, ricordano le cronache dell'epoca, lo aiutarono nel maggio del 1981 a recuperare dopo il terribile attentato del 13 di quel mese.
Nel libro ci sono anche le ricette preferite del Segretario di stato Vaticano il cardinale Pietro Parolin, del prefetto della Casa Pontificia, monsignor George Gainswein e del cardinale svizzero Kurt Koch. Anche menù che ricordano i santi patroni delle guardie svizzere e le preghiere che i soldati del Papa recitano prima di mangiare.
"Un soldato sa lottare e fare la guerra quando ha mangiato abbastanza e bene": lo dice sorridendo il comandante Daniel Rudolf Anrig. Soddisfatto di questa opera, che è anche un modo per raccontare la guardia pontificia il capo delle guardie ammette: "E' in Italia la cucina migliore del mondo".