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di Marialuisa Di Tullio
ANSA MagazineaMag #36
I tesori nascosti di Matera

Non solo Sassi, un anno di cultura

Oltre ai rioni Sassi, Matera, diventata Capitale europea della Cultura 2019, offre ai suoi visitatori festival, musei, chiese rupestri, rassegne ed eventi a carattere religioso, riuscendo a fondere storia e cultura, natura e tradizione

Una città "abbastanza bella sebbene un po' lercia". Nel 1882, in una lettera alle sorelle Ida e Maria, Giovanni Pascoli descrive così Matera. Una definizione che oggi la città dei Sassi, designata Capitale europea della Cultura 2019, può dimenticare. I Sassi di Matera, rioni che costituiscono la parte antica della città, sono scavati e costruiti a ridosso della Gravina di Matera. "Questi coni rovesciati, questi imbuti si chiamano Sassi, Sasso Caveoso e Sasso Barisano. Hanno la forma con cui a scuola immaginavo l'inferno di Dante..", dice Carlo Levi durante il suo confino in Basilicata. Ma Matera non significa soltanto Sassi. Chiese rupestri, musei, festival, concerti, kermesse letterarie e feste a carattere religioso permettono di scoprire un territorio che coniuga natura e cultura, tradizione e innovazione. Nell'arco di quasi un secolo e mezzo i passi messi in fila dalla Città dei Sassi l'hanno portata a un riconoscimento prestigioso che condividerà con l'altra vincitrice, la bulgara Plovdiv. E il boato di gioia con cui, il 17 ottobre 2014, i materani hanno accolto in piazza l'annuncio del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini dopo sei anni di attesa e in sfida diretta con Lecce, Cagliari, Perugia e Ravenna, ha espresso il senso di liberazione di una città che aveva voglia di riscattarsi dalla definizione di "vergogna nazionale".

La magia del sacro

MATERA, TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Il sacro attraversa Matera tutto l'anno. Si comincia da Mater Sacra nel periodo pasquale, per poi arrivare alla Festa patronale della Madonna della Bruna e finire col Presepe Vivente. Eventi di natura religiosa che richiamano molti turisti, attratti dalla magia del sacro che si fonde con la storia. Il simbolo della festa della Madonna della Bruna - che si festeggia il 2 luglio di ogni anno da più di 600 anni - è il tradizionale carro realizzato in cartapesta, assaltato e distrutto in mille pezzi dalla folla in piazza, nel giorno clou della festa. Il carro, che ogni anno è realizzato con un tema religioso diverso, è trainato da coppie di muli. Percorre le principali strade della città trasportando la statua di Maria della Bruna e giunto in Cattedrale - negli ultimi anni 'sostituita' dalla chiesa di San Francesco d'Assisi a causa dei lavori di restauro che interessano il Duomo - compie tre giri della piazza. Deposta in chiesa la statua della Madonna, il carro puo' compiere l'ultima fase del tragitto verso la centrale piazza Vittorio Veneto dove la folla lo attende per assaltarlo e portare via anche un solo pezzetto di carta pesta come porta fortuna. Mater Sacra illumina la Pasqua di materani e turisti. E' una rappresentazione della passione di Cristo allestita sull'altopiano della Murgia: spettacoli e suggestivi giochi di luci e suoni accompagnano le tappe dell'evento pasquale, dalla crocifissione alla resurrezione. Pastori, artigiani, ricamatrici e Re Magi in carne e ossa danno vita a un Presepe nella cornice dei Sassi, accompagnando i visitatori alla scoperta della grotta della Natività.


Il ventre della città, i tesori nascosti

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La città sotterranea

Matera nel suo ventre nasconde una città sotterranea per la massiccia presenza di cisterne, palombari e canali di adduzioni dell'acqua. Le varie civiltà si sono sviluppate a Matera anche grazie a un articolato sistema di raccolta delle acque. La cisterna più grande della città si chiama Palombaro Lungo (dal latino plumbarius, colui che copriva con il piombo le condutture che portavano l'acqua dagli acquedotti alle case e alle fontane) ed è stata riportata alla luce nel 1991 durante i lavori di rifacimento della piazza sotto la quale si estende. Oggi è possibile visitare la cisterna, risalente al XIX secolo, accedendo dagli ipogei della centralissima piazza Vittorio Veneto. Il Palombaro, profondo 15 metri, puo' contenere fino a 5mila metri cubi di acqua ed è rivestito con un particolare intonaco impermeabile, funzionale alla raccolta dell'acqua. La maestosa cisterna è stata realizzata inglobando anche case, negozi e cisterne private preesistenti. Percorrendo una passerella in metallo si possono visitare gli ambienti del Palombaro Lungo, un tempo occupati interamente dall'acqua. In alcune porzioni di soffitto sono ancora visibili i segni lasciati dai secchi che qualcuno, nelle operazioni di sollevamento dell'attrezzo, aveva smarrito.


L'arte si fonde con la storia

MATERA, TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

In un palazzo del XVI secolo, Palazzo Pomarici, ha sede il Musma, Museo della Scultura Contemporanea. La scultura contemporanea riesce a fondersi con ambienti rupestri secolari nel più importante museo italiano dedicato alla scultura. Il visitatore puo' ammirare un'ampia collezione di opere d'arte non soltanto negli spazi museali del palazzo ma anche negli ipogei scavati. Da frecce e giavellotti risalenti al paleolitico trovati in diverse località della Murgia Materana, a testimonianze provenienti dai villaggi di epoca neolitica, fino a materiali di una necropoli romana: è il materiale espositivo ospitato dal Museo Archeologico nazionale Domenico Ridola. Il Museo, il più antico museo della Basilicata, risiede nel convento di Santa Chiara. E' stato istituito il 9 febbraio 1911 per volontà del senatore e medico Domenico Ridola, che donò allo Stato le sue importanti collezioni archeologiche.

A Palazzo Lanfranchi, invece, è possibile ammirare un affresco che era stato rubato e dato per disperso: nel 1962 il professore tedesco Rudolf Kubesch lo rubo' con la tecnica dello strappo dalle chiese rupestri dell'agro materano, insieme ad altri 15 affreschi. Ad andare sulle tracce dell'affresco, che raffigura un vegliardo Santo monaco, sono stati Friedrich Sernetz e Francesco Foschino, che hanno ritrovato l'opera dopo oltre un anno di ricerche e indagini. L'opera era nelle mani di un cittadino tedesco, completamente ignaro della provenienza dell'opera, ora esposta nella sezione dedicata all'arte medioevale di Palazzo Lanfranchi. Una parte degli altri affreschi rubati da Rudolf Kubesch e dai suoi due giovani assistenti, erano stati già recuperati grazie alle ricerche effettuate dal Circolo La Scaletta, storico circolo culturale della città, e all'intervento dell'Interpol e dei carabinieri.


Matera: tradizione e innovazione

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Le note in grotta o sui balconi

La musica negli ipogei. La Casa Cava', centro culturale ipogeo unico nel suo genere, nasce dalla pancia di una 'cava a pozzo' utilizzata fino al XVII secolo per estrarre il tufo, poi abbandonata e usata come discarica. L'auditorium ospita concerti, eventi multimediali e dibattiti, nel cuore della città antica. Un ambiente di circa 900 metri quadri, in grado di accogliere quasi centocinquanta persone e con un terrazzo dal quale si apre una vista mozzafiato sui Sassi, patrimonio dell'Umanità. La Casa Cava ospita un auditorium ma anche, tra le altre cose, spazi espositivi, un punto per la ricerca e sperimentazione nelle arti performative, e una biblioteca multilingue, mediateca musicale, workshop e corsi.

A Matera la musica risuona anche nelle piazze, nei vicoli, nelle chiese sconsacrate, nei musei e sui balconi grazie al festival 'Gezziamoci'. Musicisti di fama internazionale e talenti locali si esibiscono in luoghi diversi dai classici palcoscenici come teatri e auditorium per permettere all'ascoltatore di conoscere il territorio attraverso la cultura. La rassegna permette cosi' di ascoltare un concerto allestito su un balcone grazie ai 'Concerti dai Balconi' o interpretare le opere d'arte esposte a Palazzo Lanfranchi o abbinare musica e natura con 'Escursione in Concerto" all'alba nel parco della Murgia Materana.


La letteratura in rosa

'IL VENTRE DELAL CITTA', I TESORI NASCOSTI

Fiore all'occhiello della cultura materana da oltre 10 anni è il Women's Fiction Fest, il Festival Internazionale di Narrativa Femminile, unico evento in Europa dedicato alla narrativa femminile. Nella magica cornice dei Sassi, appassionati e scrittrici di fama internazionale provenienti da tutto il mondo si incontrano per approfondimenti, dibattiti, reading, master class tenute da scrittrici best seller, incontri a tema dedicati ai giallisti, concerti, happy hour e premiazioni letterarie, approfondendo di anno in anno temi ad hoc. La kermesse letteraria, nata dall'idea di Elizabeth Jennings, Maria Paola Romeo, Mariateresa Cascino e Giovanni Moliterni, comprende, tra le altre cose, un Congresso internazionale per scrittori, incontri con gli autori, appuntamenti tra scrittori, editor, agenti letterari e consulenti editoriali.