Erano ormai arrivati, salvati dalla Guardia Costiera a poche miglia dalla costa siracusana. Due di loro, però, non ce l'hanno fatta e sono morti all'arrivo sulla terraferma.
Un altro, invece, è tutt'ora disperso. È il racconto dell'ennesima tragedia nel Mediterraneo, dove ieri sera un barchino con 34 persone a bordo è stato tratto in salvo mentre era in balia del mare.
Uno dei tanti disperati viaggi verso l'Europa che quest'anno, però, hanno fatto registrare un calo notevole, diminuendo di oltre il 50% rispetto al 2023. Per la maggioranza è il risultato del "lavoro del governo Meloni", mentre Sos Mediterranee invita a "contestualizzare" i dati - definiti "parziali" - del Viminale.
Polemiche a parte, quello che resta oggi è la scomparsa di due persone. Erano a bordo di un'imbarcazione di fortuna insieme con altre decine di migranti, di nazionalità siriana, egiziana e bengalese. Si trovavano a circa 17 miglia dalle coste del Siracusano quando sono stati intercettati da una motovedetta classe 300 e da un aereo "Manta" della Guardia Costiera. Durante le operazioni di salvataggio, però, alcuni di loro sono finiti in mare, per cause ancora da accertare, mentre si stava avvicinando la motovedetta. In 34 sono stati recuperati in acqua e trasferiti nel porto di Siracusa. Tra le persone soccorse, una è morta sulla banchina, mentre un'altra dopo essere stata trasportata in ospedale. E proprio oggi 21 migranti sono sbarcati a Pozzallo, nel Ragusano. Uno di loro è stato trasportato al pronto soccorso di Modica per febbre da probabile infezione al ginocchio. A Civitavecchia, invece, è arrivata l'Humanity 1, la nave dell'omonima ong tedesca che l'1 agosto ha tratto in salvo 58 migranti al largo delle coste libiche. Tre giorni di viaggio, con 12 minori non accompagnati e anche un gatto. "Non c'è alcuna ragione - attacca l'ong su X - per non far sbarcare i sopravvissuti nel porto sicuro più vicino, come chiede la legge internazionale". È in arrivo a Ravenna, invece, la Geo Barents di Medici Senza Frontiere, con a bordo 73 persone, 69 uomini e 4 minori. L'imbarcazione attraccherà mercoledì alle 19:30 dopo un salvataggio effettuato nei giorni scorsi al largo della Libia. Nonostante le continue notizie di sbarchi, i dati del Viminale mostrano una situazione decisamente differente, con un calo degli arrivi che si attesta intorno al 60%. Si è passati dagli 89.401 di inizio agosto 2023 agli attuali 33.896. "Crediamo i numeri del Viminale siano parziali - spiega la direttrice di Sos Mediterranee Italia, Valeria Taurino -. Molte più persone iniziano la traversata via mare e molti non arrivano sulle coste italiane a causa dei naufragi o delle intercettazioni della Guardia costiera, sia quella libica sia quella tunisina. Quindi la diminuzione degli arrivi si deve parzialmente anche alla politica di contenimento flussi che ha visto impiegare risorse italiane e europee con l'esternalizzazione delle frontiere e quindi con gli accordi fatti con Libia e Tunisia. Ma tutto questo è avvenuto a scapito del rispetto delle convenzioni internazionali e dimenticando ogni diritto umano". Di tutt'altro avviso il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti. "L'Italia - afferma - continua a raccogliere i frutti del lavoro del governo Meloni sul fronte della lotta all'immigrazione selvaggia e clandestina. Questi sono i risultati di politiche, come quelle proposte da Fratelli d'Italia, che sanno programmare e realizzare interventi strutturali a lungo termine e che offrono possibilità di cooperazione e sviluppo alle nazioni direttamente coinvolte nei flussi migratori".
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