La dignità umana "prescinde dalla provenienza geografica, dall'orientamento sessuale e dalle condizioni sociali". In tal senso - afferma il comunicato finale dell'Assemblea generale della Cei - "circa il disegno di legge recante 'Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità', i Vescovi hanno convenuto sulla necessità di un 'dialogo aperto', auspicando una soluzione priva di ambiguità e di forzature legislative, che coniughi il rifiuto di ogni discriminazione con la libertà di espressione".
Intanto il senatore Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia del Senato e relatore del Ddl Zan, sull'emittente veneta Radio Cafè, spiega: "Io sono il presidente della Commissione, e sono stato eletto per fare questa funzione senza farmi tirare la giacchetta da una parte o dall'altra, bisogna sapere come funzionano le richieste di audizione: arrivano dai vari gruppi, e io ho già tolto 55 nominativi dalle liste ricevute; per me non è un problema toglierne ancora". "Io - prosegue - non mi sento il nemico della comunità Lgbt. Il paradosso è questo: chi intende ampliare i diritti è tra quelli che mi scrivono 'frocio' su Facebook. E' paradossale, ma questo per me non è un problema, io sono per l'apertura di un dibattito", conclude.