Il presidente
ultraliberista argentino, Javier Milei, ha comunicato la sua
decisione di rinunciare alla pensione privilegiata che gli
spetterebbe come presidente. L'annuncio è stato accompagnato da
forti critiche alla decisione della Camera dei deputati di
varare una nuova formula di calcolo delle prestazioni
pensionistiche.
Nell'occasione, secondo il capo dello Stato, i parlamentari
hanno anche approvato "un aumento dell'80% dello stipendio" e
votato contro l'eliminazione delle pensioni privilegiate per ex
presidenti e vicepresidenti.
"Questo governo ha il mandato di salvare il Paese dalla
miseria nella quale è stato relegato a causa
dell'irresponsabilità fiscale di coloro che, paradossalmente,
proclamano di difendere i pensionati mentre sostengono pensioni
privilegiate milionarie", ha scritto Milei.
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