"Oggi Intesa San Paolo premia le imprese che rappresentano un Sud che rinnova e produce, che in questi anni ha dimostrato di saper resistere a tutte le difficoltà economiche ma che soprattutto oggi vive la condizione per affrontare la ripresa, che c'è".
Lo afferma Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo che a Napoli ha premiato 10 aziende nell'ambito del programma "Imprese vincenti". Nargi sottolinea che le pmi del sud Italia "sicuramente portano segnali di grande speranza e di grande positività. Sono imprese di settori forti come l'automtive, l'aerospazio, la farmaceutica e l'alimentare, imprese di media e piccola dimensione ma con caratteristiche comuni: intraprendono, sono competitive e hanno una grande determinazione nell'affrontare i mercati e trovare le soluzioni per essere competitive".
Caratteristica che Intesa San Paolo riconosce alla nuova generazione di imprenditori di pmi del Sud: "Oggi - esemplifica Nargi - il territorio meridionale è fatto da 93.000 imprese manifatturiere e ciò dimostra che il Sud ha un problema di densità di imprese ma sicuramente ha qualità fuori discussione. Abbiamo delle eccellenze di giovani che dimostrano di avere idee innovative che gli permettono di poter affrontare i mercati. Nel Sud per i prossimi anni le disponibilità economiche ci sono, sia dall'Fsc, che dai Fondi strutturali, che dal Pnrr, ma anche dalle banche come Intesa Sanpaolo, che mettono a disposizione delle imprese dei finanziamenti per poter rinnovare nel settore della digitalizzazione, della sostenibilità e quindi mette queste aziende nella condizione di essere competitive in un mercato complesso, ma che oggi affrontiamo con grande positività".
Le azioni indirizzate verso i filoni progettuali del Pnrr e di transizione 5.0 sono tra i parametri di selezione delle aziende presentate durante il tour che, entro ottobre, toccherà quindici città italiane, in collaborazione con Visa. Delle quattromila pmi che solo quest'anno si sono autocandidate al programma sono 150 le 'Imprese Vincenti', di cui dieci straniere, protagoniste del roadshow 2024. Le Imprese sono state selezionate per aver attivato progetti o raggiunto risultati significativi sul generare valore economico e impatto sociale su innovazione e ricerca, transizione digitale ed ecologica, export e internazionalizzazione, su passaggio generazionale e consolidamento dimensionale, formazione e welfare.
Filati sintetici da Marcianise in tutto mondo, la fiaba di Eafis
"L'approccio alla sostenibilità attualmente non può prescindere dall'azienda. Ci lavoriamo sempre e siamo certificati per tutti i nostri impegni sull'energia autonoma".
Così Antonella Mazzocchella, responsabile qualità della Eafis spa, spiega alcuni aspetti della società specializzata in grandi filati sintetici prodotti a Marcianise e venduti in tutto il mondo, anche a beneficio delle grandi navi commerciali che li usano per gli attracchi. La società è tra le 10 pmi premiate nell'ambito del programma "Imprese vincenti" di Intesa San Paolo. "Per noi - spiega Mazzocchella - è stato molto forte negli ultimi anni l'impegno ambientale, così come i certificati sul recupero del materiale da riciclo che usiamo per l'azienda che si è trasferita a Marcianise dalla sede di Frattamaggiore, in provincia di Napoli. L'azienda sta crescendo nella produzione del colipropilene per l'industria di imballaggio e dei filati sintetici per il settore navale e agricolo, oggi siamo 65 dipendenti in una impresa nata da 100 anni con la famiglia Capasso da sempre operatrice nel settore cordame e famosa già all'inizio del '900 per i filati di canapa. Cresce la produzione ma anche l'investimento nel fotovoltaico con l'impianto di ultima generazione e quello di tricogenerazione montati nella sede dell'industria a Marcianise che oggi si procura dal sole l'energia elettrica che serve". Tra i premiati anche l'azienda specializzata nella linea farmacologica Erbagil, che a Telese Terme, in provincia di Benevento, lavora sui farmaci: "Partiamo lavorando - spiega Vincenzo Benevento, ad della Erbagil - sull'economia sostenibile, usando prodotti di scarto dall'agricoltura, oppure bioattivi, dal mondo vegetale. Facciamo anche molta attenzione sul personale, che fa parte del team che lavora anche sulla ricerca farmacologica. Nel settore abbiamo assunto di recente un docente universitario che nell'ateneo non si sentiva realizzato nella ricerca e da noi in tre anni ha dato un input alla ricerca sorprendente. In generale ci dedichiamo alla ricerca scientifica con contratti di partenariato con diversi atenei".
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