"In Campania, come nel resto del
Mezzogiorno, ci si attende un risultato che sia in linea con il
passato e che riesca ad amplificarsi, attraverso risposte rapide
che possano essere un elemento attrattivo per coloro che vengono
qui a fare investimenti. Ma i nuovi investimenti devono
necessariamente essere accompagnati da infrastrutture capaci di
supportarli, altrimenti se ne vanno. Quello che vogliamo
ottenere è dunque far restare gli investimenti creando agli
investitori le infrastrutture necessarie". Lo ha detto Giosy
Romano, coordinatore della Zes unica del Mezzogiorno, a margine
della seconda giornata di AgriFood Future 2024, evento
organizzato da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di
Salerno.
"La mia nomina di coordinatore - ha spiegato Romano - risale
ad agosto. L'insediamento è di qualche giorno fa. Siamo al
lavoro pancia a terra per riuscire a produrre risultati.
L'obiettivo è quello di mettere a sistema i due pilastri
fondamentali della Zes". Da un lato c'è, "la semplificazione,
perchè la richiesta che sempre arriva dagli investitori esteri è
quella di avere tempi certi e rapidi nell'avvio di una nuova
iniziativa. Sotto questo profilo - ha detto Romano - il mio
intento è quello di utilizzare la norma nel modo più stressato
possibile per riuscire ad addivenire all'avvio e alla
conclusione dei procedimenti nel modo più rapido possibile".
Dall'altro lato, "c'è il pilastro del credito d'imposta e delle
agevolazioni fiscali che promanano dal decreto istitutivo della
Zes, con una ulteriore risorsa aggiuntiva da parte del governo
di 1,8 miliardi, una somma che rende piuttosto tangibile il
valore del credito d'imposta rispetto alle aziende che fanno
domanda".
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