Voucher, buoni, per
le imprese che partecipano a mostre e fiere in Italia e
all'estero verranno erogati dalla Camera di commercio della
Toscana Nord-Ovest, che copre le province di Lucca, Massa
Carrara e Pisa. Sono stati stanziati 300.000 euro per dare
contributi a fondo perduto e fino al 30 settembre è possibile
inviare la richiesta. Il bando prevede l'erogazione di voucher
nella misura del 50% delle spese per lo stand (superficie e
allestimenti) e regolarmente documentate fino ad un massimo di
2.500 euro per le manifestazioni fieristiche svoltesi in Italia
e nella Ue; e fino ad un massimo di 3.000 euro per quelle svolte
al di fuori dell'Unione Europea (compreso il Regno Unito). La
partecipazione alle fiere e le mostre internazionali di settore,
spiega la Cciaa, "da sempre un'opportunità per le imprese per
sviluppare gli affari, è ancora oggi valida. In un mondo sempre
più on line la partecipazione alle fiere consente sempre di
sviluppare il proprio business perché è un'occasione per
incontrare e comunicare con gli attuali e i potenziali clienti,
confrontarsi con la concorrenza, conoscere partner locali, ma
soprattutto il modo migliore per ascoltare i potenziali
clienti".
La Cciaa della Toscana Nord-Ovest da sempre supporta con i
servizi e con l'organizzazione la partecipazione a fiere
collettive le imprese, in modo che entrino in nuovi mercati e
rafforzino la presenza in quelli già esplorati. Ora con questo
bando l'ente camerale "vuole assicurare anche un sostegno
finanziario valido e concreto alle imprese del proprio
territorio che intendono partecipare autonomamente a fiere
internazionali in Italia e all'estero, strumenti importanti per
essere presenti sui mercati internazionali".
"La partecipazione alle fiere internazionali sta dando
nuove speranze, seppure non nell'immediatezza, al settore della
moda. - afferma Valter Tamburini, presidente della Cciaa Toscana
Nord-Ovest - Saremo al fianco del settore, se necessario anche
rifinanziando il bando, per sostenere un'industria trainante
della nostra economia che è fatta di grandi aziende, ma anche di
moltissime microimprese che offrono un know-how e competenze
uniche al mondo e che non possiamo disperdere".
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