Aggiornato il "Libro Bianco sulle
priorità infrastrutturali delle Marche" realizzato dalla Camera
di commercio delle Marche in collaborazione con Regione Marche
con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti. Lo studio
è realizzato nell'ambito del Programma Infrastrutture promosso
da Unioncamere con il Fondo di Perequazione 2021-2022 e prosegue
il percorso avviato nel 2021 nazionale sui temi infrastrutturali
che coinvolge 19 territori regionali. L'assessore regionale alle
Infrastrutture e Viabilità, Francesco Baldelli propone un nuovo
corridoio trans-mediterraneo Est-Ovest, "partendo da Turchia e
Grecia arrivi a toccare la penisola iberica e i Paesi
dell'Unione Europea del Sud attraversando le Marche e
comprendendo Fano Grosseto e Ferrovia Orte Falconara".
"In questo modo - osserva - sarà possibile attivare
finanziamenti altrimenti non intercettabili; attualmente al
Centro Italia va circa solo il17% degli investimenti in
infrastrutture, una porzione davvero esigua dovuta al fatto che
le Marche non hanno mai giocato davvero il proprio ruolo su
questo ambito. La Giunta Acquaroli vuole invece connotare la sua
Legislatura, grazie alla collaborazione con la filiera economica
e istituzionale, come quella delle Infrastrutture per attivare
possibilità di trasporto e sviluppo economico che l'Europa può
offrire. Il prossimo contratto di programma con Anas vale 44
miliardi, ci saranno buone soprese".
L'aggiornamento del Libro Bianco sulle priorità
infrastrutturali delle Marche ha visto l'organizzazione di un
momento seminariale cui ha preso parte Pierluigi Coppola,
Professore Ordinario del Politecnico di Milano, con una
relazione tecnica da titolo "Connettere le Marche ai mercati
nazionali e internazionali: opportunità e sfide per la
piattaforma logistica delle Marche". Il presidente di Camera
Marche Gino Sabatini sottolinea l'importanza del Libro Bianco
quale documento "per sintetizzare le priorità infrastrutturali
indicate dal mondo associativo e imprenditoriale marchigiano su
cui occorre intervenire con urgenza per superare la condizione
di isolamento in cui verte il sistema territoriale regionale,
ulteriormente enfatizzata dal contesto geopolitico attuale. Le
dinamiche dei mercati, sia globali che locali, impongono una
visione strategica sui principali sistemi infrastrutturali, -
conclude - orientata a sfruttare la vantaggiosa posizione
geografica delle Marche, potenziandone la dotazione e
l'accessibilità delle infrastrutture, al fine di rendere veloce
e funzionale il transito delle merci, delle persone e delle
informazioni".
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