(ANSA) - MILANO, 31 GEN - Il mercato dell'M&A in Italia,
secondo i dati pubblicati da Kpmg, ha dimostrato una buona
capacità di reagire ad un quadro economico e geopolitico
sicuramente complicato. Sono state realizzate, infatti, 1.184
operazioni per un controvalore di circa 80 miliardi di euro. 421
transazioni sono state completate da investitori esteri, +15%
rispetto al 2021 per un ammontare di 29 miliardi di euro, +67%
rispetto ai 17 miliardi del 2021. I fondi di private equity
hanno concluso 131 operazioni per un controvalore di oltre 19
miliardi.
"Questo, conferma il ruolo da protagonista che ha il private
equity come partner affidabile a supporto delle imprese",
afferma Innocenzo Cipolletta, presidente di AIFI.
I dati del Pem private equity monitor, osservatorio della Liuc
Business School, mostrano l'anno appena conclusosi, come da
record: 441 operazioni di private equity, più di una al giorno.
Gli operatori alternativi facilitano anche importanti strategie
di crescita per acquisizioni, e dai dati di un recente studio
Pem, emerge che il 47% delle operazioni di private equity
mappate si configura come interventi di aggregazione d'impresa
che promuovono e velocizzano il consolidamento aziendale.
AIFI ha chiesto, attraverso una survey agli advisor di M&A
associati, quali fossero le loro previsioni sul mercato delle
operazioni straordinarie in questo 2023. Secondo i dati
raccolti, il mercato resterà stabile, con i settori industriale,
dell'energia e dell'healthcare particolarmente acquisitivi.
Crescerà il comparto dell'M&A dedicato alle attività cross
border inbound mentre resterà stabile l'attività delle imprese
domestiche in acquisizioni di aziende oltralpe. Il livello dei
multipli, secondo il 73% degli intervistati, subirà una
correzione al ribasso. (ANSA).
Imprese: Aifi, private equity fondamentale attraverso M&A
Mercato delle operazioni straordinarie atteso stabile nel 2023
