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In evidenza
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Prezzi stabili e domanda che resta
debole. Sono queste le principali evidenze che emergono
dall'indagine della Banca d'Italia condotta presso un campione
di agenti immobiliari dal 17 giugno al 17 luglio del 2024. Nel
secondo trimestre infatti continuano a prevalere largamente i
giudizi di stabilità dei prezzi delle abitazioni; la quota di
operatori che hanno riportato un aumento delle quotazioni rimane
minoritaria e in leggero calo.
La domanda di abitazioni si conferma debole: le indicazioni
sul numero dei potenziali acquirenti nel trimestre di
riferimento sono tornate lievemente a peggiorare rispetto alla
precedente indagine. Anche l'offerta resta fiacca: i nuovi
incarichi a vendere sono rimasti pressoché invariati rispetto al
primo trimestre. Per contro, il numero di transazioni è
cresciuto rispetto sia al trimestre precedente sia a quello
corrispondente del 2023, a fronte di uno sconto medio sui prezzi
richiesti dai venditori e di tempi di vendita che rimangono
entrambi in prossimità dei livelli minimi dall'inizio della
rilevazione.
Il mercato dei canoni di locazione resta vivace: al calo
dell'offerta di abitazioni, in parte dovuta alle preferenze dei
proprietari per affitti brevi, si affianca una domanda robusta,
ascrivibile secondo gli operatori anche alle difficoltà di
acquistare immobili per alcune categorie di affittuari, in
particolare nelle aree urbane del Nord. Le attese sul mercato
nazionale e su quello proprio di riferimento restano negative,
ma il pessimismo degli agenti si è attenuato rispetto a un anno
prima.
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