La congiuntura immobiliare di
Firenze è allineata all'andamento nazionale: la domanda
immobiliare si è mantenuta debole nel primo semestre del 2021 e
la variazione positiva dei prezzi è ascrivibile alla debolezza
della domanda in fase di trattativa. E' quanto emerge dal
secondo Osservatorio sul mercato immobiliare 2021 di Nomisma.
Per quanto riguarda le compravendite del comparto
residenziale, nello specifico, l'Osservatorio fa sapere che nel
primo trimestre del 2021, nonostante una domanda poco vigorosa,
si è assistito a una crescita del 17,3%, inferiore rispetto alla
media nazionale. I prezzi delle abitazioni hanno fatto
registrare una variazione negativa in zona di pregio e centro,
mentre sono cresciuti i prezzi del semicentro e della periferia
(+0,9% in semicentro e +1,9% in periferia) trainati da una
maggiore pressione della domanda. L'altra parte della domanda
abitativa, quella in locazione, invece, viene percepita nella
prima parte dell'anno ancora debole e in calo. Nel mercato dei
negozi e degli uffici, al calo del 10,4% del 2020 ha fatto
seguito un primo trimestre del 2021 che ha registrato un aumento
tendenziale del 14,3%. Le transazioni commerciali in città,
continua Nomisma, hanno registrato un +37% del primo trimestre
del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. I valori
immobiliari, sia per gli uffici sia per i negozi, risultano
ancora in flessione su base annua, mentre il dato congiunturale
fa registrare un segno positivo.
Per il prossimo semestre, spiega ancora Nomisma, gli
operatori locali non si attendono cambiamenti, ma una conferma
delle performance di questo primo semestre con riferimento al
mercato dell'acquisto di abitazioni, mentre dovrebbe crescere,
anche se con un'intensità contenuta, il numero di nuove
locazioni in un contesto di valori locativi in lieve calo.
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