Il Parlamento tedesco ha approvato
a larga maggioranza la riforma della tassa sugli immobili. Il
nuovo modello prevede un nuovo modo di calcolare l'imposta sulla
base del valore della zona dove si trova l'immobile,
dell'affitto medio, del valore catastale e della tipologia di
abitazione. Ogni comune potrà in autonomia, come in passato,
decidere il coefficiente da usare per il calcolo, e se applicare
le nuove possibilità offerte dal ricalcolo o meno.
Per il momento la riforma, proposta e sostenuta dal ministro
delle Finanze Olaf Scholz, non modificherà la ripartizione della
tassa sugli immobili tra affittuari e proprietari.
Per i comuni l'imposta sugli immobili è l'entrata più
significativa e porta nelle casse delle amministrazioni
cittadine oltre 14 miliardi di euro. La nuova imposta entrerà in
vigore a partire dal 2025, se il Bundesrat la approverà nella
seduta dei primi di novembre. Era stata la Corte costituzionale
a dare l'impulso al cambiamento, definendo obsoleti i principi
di valutazione a cui si ispirava. Secondo la Corte la riforma
doveva essere modificata entro la fine dell'anno in corso.
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