In Italia "c'è un sacco di risparmio
in giro, ma non si investe nelle imprese italiane" ha continuato
Pietro Salini aggiungendo che "se si vuole fare un aumento di
capitale, come stiamo cercando di fare noi, vi dovete
raccomandare al padre eterno".
Per fare tutte le opere pubbliche che servono "se noi troviamo
i soldi - e guardate che ci sono - il problema resta", ribadisce
Salini spiegando che quello delle costruzioni è un settore
"demonizzato" e trasformato "nel demone degli appalti".
In Italia "spendiamo in opere pubbliche a livello nazionale
meno del 2% del totale della spesa pubblica. Se guardiamo i
giornali, immaginiamo che venga speso il 50-60%, che la
corruzione sia dilagante e che ci siano imprese demoniache,
invece abbiamo imprese che falliscono e un settore che ha perso
600mila persone che lavorano", ha continuato Salini, "c'è
qualcosa che non va, dal 1992 ad oggi non facciamo più
programmazione di infrastrutture, abbiamo i soldi ma ne
spendiamo una componente miserabile".
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