Procedure più sicure e 'snelle' per
le donazioni di beni immobili e ampliamento dei patti di
famiglia: ecco le linee di fondo del progetto di riforma del
diritto delle successioni, al quale sta lavorando il Consiglio
nazionale Notariato, anticipato oggi, a Roma, nel corso del
53/esimo congresso della categoria professionale, per sciogliere
i nodi finora irrisolti del diritto ereditario. Nel primo
semestre 2018, si sottolinea, "si registra un aumento del 5% per
le donazioni di fabbricati e del 4% per le donazioni della nuda
proprietà di fabbricati". E, visto che "l'evoluzione del diritto
di famiglia, dalla legge del 1975 ad oggi, si è sviluppata nel
senso della 'instabilità e della multiformità delle relazioni
parentali', basti pensare a divorzio breve,
degiurisdizionalizzazione dei procedimenti di separazione e
divorzio, unioni civili, convivenze registrate)", i notai
evidenziano "l'urgenza di affrontare il nodo del diritto
ereditario nella famiglia che cambia". Il piano riformatore, tra
l'altro, dovrà prevedere la "revisione della qualificazione
legittima (la legittima come diritto su una parte in natura del
patrimonio ereditario): sono, forse, maturi i tempi - pensano i
professionisti - per una diversa qualificazione del diritto alla
legittima, quale diritto di credito, ad una parte del valore del
patrimonio ereditario, che può essere soddisfatto con qualsiasi
bene, anche non ereditario. Tale riforma consentirebbe, tra
l'altro, di superare le difficoltà di negoziazione dei beni di
provenienza donativa".
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