Adriatic Lng, che gestisce il
rigassificatore di gas naturale liquefatto registra per il terzo
anno consecutivo un nuovo record operativo e consolida la sua
leadership nel settore, immettendo in rete nel 2024 8,7 miliardi
di metri cubi di gas naturale (+2,5% rispetto al 2023),
arrivando a soddisfare circa il 15% del fabbisogno nazionale di
gas, pari a 61,7 miliardi di metri cubi (+0,2% sul 2023), e
confermandosi la terza fonte di ingresso per le importazioni di
gas in Italia, dopo i gasdotti provenienti da Algeria e
Azerbaijan.
Se si guarda al settore del Gnl a livello nazionale, i
terminali di rigassificazione italiani hanno immesso in rete
14,7 miliardi di metri cubi, di cui oltre il 61% proveniente dal
terminale Adriatic Lnl, arrivando a coprire complessivamente il
24% della domanda di gas, con una leggera flessione rispetto
all'anno precedente, anche per effetto delle fermate per
manutenzione di alcuni terminali. Solo nel 2024 sono state 76 le
navi metaniere ricevute dal Terminale, provenienti in prevalenza
da Qatar e Stati Uniti ma anche da Nord Africa e Sud America.
"Il mercato globale del Gnl - rileva Alfredo Balena, direttore
delle relazioni esterne - è sempre più interconnesso, segnato da
un'elevata incertezza legata all'instabilità geopolitica e da
una forte competizione con i Paesi asiatici che assorbono gran
parte dell'offerta disponibile. La società è pronta ad
affrontare le sfide future del mercato. In questa direzione va
il progetto di incremento della capacità di rigassificazione del
terminale di 0,5 miliardi di metri cubi annui, il cui iter
autorizzativo è in fase di conclusione. Questa nuova capacità, è
stata interamente allocata per i prossimi 20 anni", conclude
Balena. Dal 2009 (anno di avvio delle attività) a oggi, il
Terminale ha accolto oltre 1.200 navi metaniere, provenienti da
oltre 10 Paesi, immettendo in rete oltre 100 miliardi di metri
cubi di gas".
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