"In un momento storico caratterizzato
da profonde trasformazioni economiche e tecnologiche, l'Italia
ha bisogno di una politica industriale lungimirante, capace di
creare nuovi spazi di crescita per l'industria nazionale e di
rafforzare la competitività del nostro sistema produttivo. Le
transizioni verde e digitale rappresentano certamente una sfida,
ma anche un'opportunità per rilanciare il ruolo dell'Italia nel
panorama internazionale, valorizzando e potenziando le
eccellenze tecnologiche e industriali del nostro Paese". Lo
afferma Filippo Girardi, presidente di Anie Confindustria.
L'associazione rappresentativa dell'industria italiana
dell'elettrotecnica e dell'elettronica, ha partecipato alla
consultazione del Libro Verde indetta dal Mimit nel quale sono
stati definiti gli approcci e le sinergie sulla transizione
verde e quella digitale che caratterizzeranno le politiche
industriali del prossimo futuro, da qui al 2030.
"Le consultazioni come quella promossa dal Mimit con il Libro
Verde - prosegue Girardi - sono occasioni preziose per il
sistema associativo, perché consentono di mettere a sistema la
nostra visione del futuro dell'industria e di contribuire in
modo concreto alla definizione di strategie che rispondano alle
reali esigenze delle imprese. Anie è fortemente impegnata a
offrire il proprio know-how per supportare la crescita
sostenibile, l'innovazione e la transizione tecnologica,
elementi chiave per costruire un'Italia più competitiva,
resiliente e protagonista del cambiamento."
Guardando in particolare alla transizione verde e digitale,
Anie sottolinea la necessità di una strategia integrata: la
digitalizzazione infatti favorisce un uso più efficiente delle
risorse naturali, ottimizzando i consumi e riducendo le
emissioni. Le tecnologie digitali abilitano soluzioni
innovative, tra cui smart grid, città intelligenti e agricoltura
di precisione. Per massimizzare tali benefici è necessario un
coordinamento efficace delle politiche industriali, sia a
livello nazionale sia europeo. La sinergia tra green e digitale
nel lungo periodo contribuirà alla creazione di nuovi posti di
lavoro soprattutto nei settori emergenti ed innovativi.
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